C’era una volta il negozio di sementi Matelli al 36 di via Beccheria. Un colpo al cuore quando salutò per sempre la centro storico, portando con sè il merlo indiano che all’ingresso salutava (e prendeva in giro) tutti. Un fondo a cui ogni lucchese è affezionato, e che invece ha passato un periodo senza una chiara identità. Oggi ha un nome: Floruit. In tempi non sospetti il noto negozio di fiori “eterni“ che parlano di sogni, raddoppia. Non più solo in viale Europa ma da oggi – inaugurazione alle 16 – anche in centro storico. “Tutto è nato, anche per me, dal romanticismo – dice il titolare di Floruit, Gabriele Bonin (nella foto) –. Anch’io ho subito la magia di quel fondo che ha visto e vissuto tanta storia della nostra città. Nel 2019 ho aperto un punto vendita a Firenze e da quel momento ho avuto il chiodo fisso: aprire anche nella mia Lucca, nel cuore di Lucca. E quel fondo mi ha stregato“. Dai sementi ai fiori, in versione moderna. La poesia c’è ancora. “Il fiore resiste? Certo, soprattutto se gli diamo palcoscenici diversi, se creiamo alchimie nuove, un fil rouge che lo porta nel mondo della scultura, grazie anche alla collaborazione con l’artista Viviana Natalini. Se, come succede da noi, per esempio diventa gioiello con la rosa rossa nell’anello o, perchè no, anche nella collana“.
Con una sorpresa: nel negozio Floruit di via Beccheria ci sarà la rosa più costosa del mondo. E anche un’altra: il negozio non cambierà volto per i Comics. “Se ci convertiremo ai Temporary Store nei 4 giorni Comics? Non ci penso proprio –sottolinea Bonin –. Il negozio Floruit tale resta, senza contaminazioni neanche a carattere temporaneo“. Per una volta il romanticismo vince su tutto.
L.S.