MARCO NICOLI
Cronaca

Punto di primo soccorso, flash mob al ponte del Diavolo

I comitati chiedono di salvare la struttura di prima assistenza alla Misericordia di Borgo a Mozzano

Un momento del flash mob andato in scena ieri al Ponte del Diavolo

Un momento del flash mob andato in scena ieri al Ponte del Diavolo

Borgo a Mozzano (Lucca), 26 agosto 2024 – Dopo il consiglio comunale aperto continua a tenere banco la questione del punto di primo soccorso sospeso dall’Asl e prosegue la mobilitazione del comitato di Diecimo e dei cittadini, che hanno già raccolto circa 2000 firme contro la decisione regionale.

Ieri mattina si tenuto nei pressi del Ponte del Diavolo un flashmob, con tanto di cartelli e striscioni, per difendere il diritto all’assistenza sanitaria e richiedere il ripristino del Pps alla Misericordia di Borgo a Mozzano, che ha visto la partecipazione di molte persone, anche provenienti dal comune limitrofo di Bagni di Lucca.

"La nostra speranza – spiega Yamila Bertieri, consigliere comunale – è che dopo il consiglio comunale straordinario aperto del 19 agosto che si è concluso con la decisione di condividere un documento unitario da portare alla Regione, vi sia una celere riapertura del Centro di Primo Soccorso alla Misericordia di Borgo a Mozzano".

Dello stesso avviso anche Annamaria Frigo, consigliere comunale a Bagni di Lucca. "Il punto di primo soccorso – dice – è quanto mai necessario per garantire la salute pubblica, specialmente in un territorio come quello di Bagni di Lucca, con numerose frazioni montane, abitate da una popolazione prevalentemente anziana. Mi auguro che anche il mio comune esprima una posizione chiara a sostegno della richiesta per riaprire questo servizio indispensabile."

Intanto fra i capigruppo comunali di Borgo a Mozzano si è svolta la riunione per stilare il documento unitario, concordato in consiglio comune, contro la chiusura del Pps e la paventata riforma regionale del 118, documento che adesso si trova al vaglio della commissione comunale della Sanità per l’approvazione definitiva.

Sulla situazione prende posizione anche Giovanni Alberigi, garante per le persone con disabilità dell’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio.

"Senza un buon punto di riferimento come quello della Misericordia di Borgo – dice – c’è il rischio, soprattutto per coloro che vivono in situazioni fragili, di discriminare la tutela dei loro diritti come l’accesso a servizi fondamentali" .