Finto medico, l’Asl punta il dito "Denunciato e incarico revocato"

L’azienda precisa la sua posizione in merito al caso del medico legale senza laurea: "Tolto dalle graduatorie"

Finto medico, l’Asl punta il dito  "Denunciato e incarico revocato"

Finto medico, l’Asl punta il dito "Denunciato e incarico revocato"

Denunciato e cancellato dalle graduatorie. Sono queste le azioni prese nell’immediato dall’Azienda Usl Toscana nord ovest, nei confronti del finto medico legale che per oltre un anno ha esercitato la professione pur non avendo il titolo per farlo. Il caso, scoppiato in seguito ad un esposto in Procura e salito agli onori della cronaca solo ieri, sta già facendo parlare molto. In particolare è proprio la stessa azienda ospedaliera, che durante questo lasso di tempo si è servita della sua collaborazione, a voler precisare la propria posizione. "In merito alla questione del medico senza laurea che ha svolto per oltre un anno un incarico “a chiamata” di medicina necroscopica a Lucca - si legge nella nota - l’Azienda USL Toscana nord ovest precisa che, una volta verificato che la persona non era in possesso dei titoli e dei requisiti prescritti per poter esercitare l’attività, è stata fatta denuncia all’autorità giudiziaria ed è stata adottata la delibera di revoca dell’incarico e di “nullità dell’inserimento del nominativo” nelle graduatorie dei medici aspiranti ad incarichi per effettuazione di visite necroscopiche. Si fa presente - precisa l’azienda - che l’annullamento riguarda solo la presenza di questa persona nell’elenco e non il resto della graduatoria, che rimane valida".

La persona in questione, in particolare, si occupava soprattutto delle attività di certificazione dei decessi in obitorio e dei riscontri diagnostici. Prestazioni che gli avrebbero fruttato quasi 70mila euro e che ora dovrà resistituire. "L’Asl ha anche già intimato al falso medico il recupero dei compensi economici liquidati nel 2022 e inizio 2023 - continua la nota - per prestazioni effettuate anche nel periodo della pandemia da Covid". Ma come ha fatto a lavorare pur non avendo il titolo richiesto? Per partecipare al bando dell’Azienda Toscana Nord Ovest gli era bastata una semplice autocertificazione con cui sosteneva di essere specializzando in medicina legale. Peccato però che, a quanto pare, non avesse neppure una laurea in medicina.

Una volta vinto il bando, il finto medico ha potuto svolgere la professione senza problemi, forte anche della stima che era riuscito a conquistare nell’ambiente e tra i colleghi, fino a quando poi qualcuno non si è accorto dell’inganno e si è rivolto alla Procura. A quel punto la questione è uscita allo scoperto, grazie anche alle indagini dei carabinieri del Nas che hanno appurato l’effettiva mancanza del titolo. Notevole l’imbarazzo per l’Asl che a quel punto non ha avuto dubbi sul da farsi. "Si ricorda - tiene a precisare l’Asl - che le autocertificazioni sono previste dalla legge e devono essere verificate a campione. Le persone inserite in queste graduatorie aziendali di medici non dipendenti vengono chiamate in caso di bisogno dal personale delle strutture interessate; non si tratta quindi di incarichi continuativi all’interno dell’Azienda. Le certificazioni prodotte dal medico in questione verranno comunque rivalutate da parte del personale Asl".

Procederanno in parallelo anche le indagini della Procura, ma non è tutto. Oltre alle questioni penali, si pone anche il problema della serie di certificazioni rilasciate in qualità di pubblico ufficiale in più di un anno di attività illecita. Certificati di morte che a questo punto non hanno alcuna validità legale e potrebbero comportare, in qualche caso particolare, anche ripercussioni a livello assicurativo.

Tere. Sca.