Fratelli d’Italia di Lucca va a congresso. Al pari di tutte le altre realtà provinciali e in vista del congresso nazionale, anche a Lucca il partito della premier Giorgia Meloni deciderà i suoi nuovi vertici attraverso un congresso che si terrà domenica 3 dicembre all’hotel Guinigi, anche se un seggio supplementare sarà allestito a Camaiore per favorire la partecipazione al voto degli iscritti della Versilia.
Sarà l’occasione per fare il punto sulla linea politica dopo le tante (qualcuno dice troppe) burrasche locali degli ultimi tempi alcune delle quali hanno finito per tangere anche la giunta Pardini. Coordinatore provinciale uscente è Riccardo Giannoni che fu nominato nell’aprile del 2021.
Nemmeno due anni fa, ma sembrano un secolo: nel frattempo il partito è divenuto il primo movimento italiano e locale per consensi e la sua leader nazionale è stata scelta come presidente del Consiglio. A livello locale, però, continuano a non mancare le frizioni tra le due anime, una che fa capo al consigliere regionale Vittorio Fantozzi, l’altra all’onorevole Riccardo Zucconi. Frizioni che hanno toccato anche lo stesso coordinamento provinciale dove Giannoni ha tre vice: Matteo Petrini, Massimiliano Simoni e Michele Giannini.
Proprio con quest’ultimo le tensioni hanno addirittura dato vita nei mesi scorsi a un contenzioso giudiziario che ha creato non pochi imbarazzi. Si riparte da una certezza: Riccardo Giannoni si ripresenterà per ricoprire la massima carica provinciale del partito. Da definire, invece, cosa farà il gruppo legato a Zucconi che sulla carta è accreditato di un numero inferiore di tesserati (in totale ben oltre 2.000 a livello provinciale i lucchesi che hanno sottoscritto la tessera di FdI): cercherà di arrivare a un punto di equilibro sposando la strada della candidatura unica o proporrà un nominativo alternativo per dare vita a una vera e propria conta?
Il termine ultimo per presentare le candidature alla presidenza scade oggi e servono almeno 175 sottoscrittori semplici e 14 qualificati. Sullo sfondo, intanto, iniziano le manovre per le candidature alle elezioni europee del 2024 e alle regionali del 2025.
Fabrizio Vincenti