
Essity, ripresi lavoro e produzione "Compresa la gravità del momento Tutti si sono rimboccati le maniche"
Ripresa la produzione alla Essity di Porcari dopo l’incendio del 12 marzo. Ciò grazie anche alla disponibilità dei lavoratori che – come da noi anticipato – hanno aiutato anche in modalità manuale. Distrutto dalle fiamme un magazzino da 7.000 metri quadrati.
Claudio Fumasoni, Operations Director Private Label di Essity Italia ricorda: "Non abbiamo avuto feriti, ma è indubbio che la fabbrica abbia subìto un duro colpo. Tutti senza eccezione hanno compreso la gravità del momento e si sono rimboccati le maniche. Abbiamo già recuperato larga parte della nostra capacità produttiva, le persone sono tornate al lavoro e stiamo valutando varie alternative per ricostruire il magazzino andato perso".
La vicenda – secondo quanto riferisce una nota dell’azienda stessa – non ha avuto conseguenze occupazionali e l’azienda ha evitato anche l’uso della cassa integrazione permettendo ai circa 140 lavoratori di rientrare in fabbrica non appena è arrivata l’agibilità. Allo stato attuale sono ancora in corso gli accertamenti sulle possibili cause. Molte le sfide da affrontare a livello logistico, perché a lungo gli altri magazzini dello stabilimento non sono stati accessibili e quindi la ripresa della produzione ha reso necessarie soluzioni alternative di stoccaggio del prodotto. I clienti sono stati tempestivamente avvisati e hanno espresso comprensione per l’accaduto, si è strutturato un team per gestire nuovi ordini operando affinché la produzione riprendesse su livelli adeguati.
In particolare, per la carta igienica, si è reso necessario ricorrere anche alla modalità manuale per una parte del processo produttivo".
Massimo Minaudo, Country Manager Italia di Essity, ha dichiarato: "Ho visto preoccupazione subito dopo l’incendio, ma ho anche visto un forte impegno, una resilienza straordinaria delle nostre persone e la solidarietà dei colleghi nelle altre sedi".
Intervengono anche i sindacati, Slc Cgil Lucca e Fistel Cisl Toscana, che in una nota scrivono: "Da parte degli addetti, nonostante le due vertenze in atto, mancato rinnovo del contratto integrativo e piano industriale non condiviso dalle organizzazioni sindacali, c’è stata disponibilità e collaborazione, attaccamento e senso di responsabilità".
"Ma dall’altra parte - aggiungono i sindacati - , c’è una proposta economica che porterebbe i dipendenti a guadagnare meno dal rinnovo contrattuale. Non si vuol sentir parlare di esuberi, ma di fatto una riduzione è già in atto, con risoluzione di alcuni rapporti nella riorganizzazione di Coverting Lucca 2. Inoltre non sono stati portati avanti i contratti a termine".
Massimo Stefanini