Emozioni, colore e sentimento. In mostra opere di Nazareno Giusti

La mostra "Nazareno Giusti. Il poeta dei colori e delle parole" alla Fondazione Ricci di Barga celebra la produzione del graphic novelist scomparso nel 2019, con opere inedite e riconoscimenti. La mostra, divisa in dieci sezioni, racconta la profonda ricerca e l'emozione che animavano i lavori di Giusti, esploratore della memoria e narratore di storie ispirate.

Emozioni, colore e sentimento. In mostra opere di Nazareno Giusti

Emozioni, colore e sentimento. In mostra opere di Nazareno Giusti

C’è tanto dei sentimenti, delle emozioni, della figura di Nazareno Giusti, graphic novelist, giornalista e documentarista precocemente scomparso nel 2019, nella mostra che oggi inaugura alle 17 alla Fondazione Ricci di Barga dove resterà fino al 16 giugno. "Nazareno Giusti. Il poeta dei colori e delle parole", il titolo di questa esposizione, è un percorso espositivo di 10 sezioni che racconta la notevole produzione di questo ragazzo ed è davvero significativo il fatto, come è stato sottolineato ieri durante l’anteprima alla stampa, che non c’è nemmeno una persona tra le varie realtà coinvolte in questo progetto, dai curatori fino a tutti gli enti, le istituzioni a tutti i livelli, che non partecipi alla realizzazione di questa mostra, senza prima aver conosciuto ed essere rimasto colpito dall’opera di Nazareno. La mostra è stata presentata in anteprima alla presenza dei principali promotori: Cristiana Ricci per la Fondazione Ricci e il padre di Nazareno, Massimo Giusti, per la sua famiglia. Con loro Dario Dino-Guida di Lucca Comics & games e Sara Moscardini, direttrice della sezione di Barga dell’Istituto Storico Lucchese.

Inediti, editi e riconoscimenti si ritrovano in questa esposizione dedicata ad una produzione davvero importante. In mostra sono 23 le illustrazioni inedite a Barga, dedicate a I Volti della Shoah e 100 complessivamente quelle esposte tra disegni e bozzetti, per la maggior parte originali. La mostra è divisa in dieci sezioni nelle quali sono state organizzate, per l’esposizione, le opere del narratore. Tutte raccontate e descritte dagli scritti di alcuni tra i suoi amici barghigiani che ne hanno conosciuto i sentimenti che hanno animato questi lavori. Approfondimento di Vittorio Lino Biondi, Cristiana Ricci, Sara Moscardini, Umberto Sereni. Del resto, come raccontato dal padre Massimo, "a Barga si trovava bene perché trovava persone che parlavano la sua stessa lingua. Nazareno nelle sue ricerche e nei suoi lavori - aggiunge - partiva sempre da una attenta ricerca. Gli piaceva raccontare quello che aveva da dire; si emozionava in questo e sapeva dare emozioni". Il filo rosso della mostra è anche quello della scelta poetica fatta da Giusti, teso verso una selezione di soggetti ai quali in qualche modo sentiva che dovesse essere "resa giustizia". Giusti era un esploratore della memoria che dai suoi viaggi di documentazione e interpretazione riportava a casa storie ispirate da uomini che mostravano coerenza e aderenza ad un ideale, sincerità e onestà di prospettiva visuale.

Luca Galeotti