Effetto rincari: la spesa costa 410 euro in più

Indagine della Coldiretti con comparazione fra tutte le città toscane. A sorpresa Lucca è una dove gli aumenti sono stati più contenuti

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Carrello della spesa? A riempirlo nel 2022, nella provincia di Lucca, i consumatori hanno dovuto spendere 410 euro in più. Tanti, ovviamente. Ma in questo caso, Lucca – dopo Pisa – è la provincia dove il caroprezzi ha inciso in minor conto.

La classifica è stata resa nota da Coldiretti Toscana. Vediamo nel dettaglio l’elenco dell’aumento dei prezzi, suddiviso per provincia, da quella più cara a quella dove gli aumenti sono stati maggiormente contenuti. Al primo posto, ovverosia dove si è speso di più, c’è Arezzo con un +528 euro, poi Grosseto con il +517 euro, Pistoia +500 euro e Massa Carrara con +489 euro. A Firenze ci sono voluti, nell’anno appena passato, +478 euro, seguita da Livorno con +453, Siena +444 euro, e Lucca con +410 euro. Chiude con il minor costo a livello provinciale, Pisa con +387 euro.

A leggere i numeri relativi al maggior esborso di denaro, il presidente regionale di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi: "A spingere l’inflazione a livelli record – spiega – sono stati in questo folle 2022 l’aumento dei costi energetici e di produzione, alimentati dagli effetti del conflitto in Ucraina per cui, purtroppo, non si intravede ancora una soluzione".

Secondo Filippi, "le famiglie, per difendersi dallo tsunami dei rincari, hanno dovuto adattarsi cercando prodotti con sconti, girando anche per più punti vendita alla ricerca del prezzo più conveniente, oppure tornando all’abitudine di fare la lista della spesa: piccole strategie che, insieme a tante buone pratiche quotidiane che hanno messo in atto come una più attenta lotta agli sprechi e una migliore gestione dei costi energetici con il 77% che ha affermato di ridurre le temperature e le ore di utilizzo dei riscaldamenti, hanno alleviato l’impatto".

A fornirci alcuni dati riguardanti l’area lucchese, è Coldiretti Lucca che offre il dato dell’inflazione focalizzato allo scorso mese di novembre, quindi il rapporto tra novembre e dicembre 2022: inflazione generale in Toscana 12%, a Lucca 11,6% (+1,75%); inflazione alimentare in Toscana al 13,2% (-7,1%), a Lucca 11,4% (-3,4%); infine energia elettrica, gas e altri combustibili, in Toscana il 136,6% (-0,9%), a Lucca 136,6% (-1%).

"L’inflazione continua a mordere le tasche delle famiglie e delle imprese - commenta Andrea Elmi di Coldiretti Lucca –il rincaro dei prezzi è stato costante per tutto l’anno e a Lucca l’anno si è chiuso con un leggero incremento dell’inflazione, che resta al di sotto dell’indice regionale e compensato da una sensibile riduzione di quella alimentare".

E il futuro? Ancora Elmi: "Si intravede un primo rallentamento anche se è presto per capire se sarà duraturo; molto dipenderà dalla durata del conflitto in Ucraina, con tutte le conseguenze che abbiamo imparato a conoscere, e dalle misure finanziarie che saranno adottate. A far salire l’inflazione a livelli record è stato lo schizzofrenico andamento dei costi energetici, legati purtroppo anche ad atteggiamenti speculativi e le aziende agricole hanno assorbito in larga parte gli aumenti calmierando il prezzo finale". Anche se, avvete Elmi, "oltre un certo limite non si può andare".

Maurizio Guccione