Ecco il calendario storico dell’Arma: “I Carabinieri e le comunità”

Ecco il calendario storico dell’Arma: “I Carabinieri e le comunità”

Ecco il calendario storico dell’Arma: “I Carabinieri e le comunità”

Presentato al Comando in Cortile degli Svizzeri lo storico calendario 2024 dell’Arma dei Carabinieri, un appuntamento fisso giunto alla sua 91ª edizione, con una tiratura di 1 milione e 200mila copie. La grafica quest’anno è stata curata dallo studio Pininfarina, con testi curati da Massimo Gramellini in cui racconta dodici episodi significativi che hanno contraddistinto l’operato dell’Arma, legati alla storia del nostro paese. Tema del calendario 2024: “I Carabinieri e le comunità”. A livello nazionale la presentazione si è tenuta Roma, nella splendida cornice dell’Auditorium Parco della Musica, alla presenza del Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi. A Lucca, è toccato al Comandante provinciale colonnello Arturo Sessa.

“Il calendario storico dell’Arma dei Carabinieri – ha sottolineato il comandante Sessa – quest’anno ha un tema particolare: i Carabinieri e le comunità. In particolare alla figura del carabiniere come punto di riferimento della collettività. Una presenza costante accanto alla cittadinanza, da momenti storici per il nostro Paese – come il referendum tra Monarchia e Repubblica nel 1946 – a quelli della vita quotidiana – come la recente alluvione in Romagna. La vicinanza, la capacità di contatto e di ascolto, le tante attenzioni, piccole e grandi, ai bisogni delle persone, dalle città metropolitane fino ai borghi più remoti di provincia, con le quali i Carabinieri corrispondono alle istanze di rassicurazione sociale proprie di ogni comunità, sono il fil rouge che caratterizza da sempre l’operato dell’Arma e che ci accompagna attraverso i 12 racconti del Calendario 2024. Le storie, descritte dalla penna di Gramellini, narrano alcune gesta eroiche e altre appartenenti alla vita di tutti i giorni – come il sostegno alle persone più fragili nella quotidianità o durante eventi straordinari come la pandemia. Storie ciosì edificanti che sembrano inventate, e sono invece episodi reali”.