Nonostante fosse in pensione aveva continuato a dare una mano ai figli, che da lui hanno ereditato la nota ditta “Viviani Bruno“, specializzata in carrelli elevatori. Ma da circa un anno aveva scoperto di avere un brutto male e martedì il suo sorriso si è spento lasciando un grande vuoto nella sua adorata famiglia e nella comunità di Capezano Monte, paese di cui era originario e in cui abitava. Se n’è andato così Bruno Viviani (nella foto), artigiano e imprenduitore di 74 anni conosciuto in tutta la Versilia e non solo avendo lavorato in mezza Italia e all’estero.
Appassionato di auto e moto d’epoca, aveva esordito nel mondo del lavoro a 15 anni come operaio in un’autofficina di Querceta. Poi per diverso tempo aveva lavorato a Massa finché 35 anni fa decise di mettersi in proprio dando vita alla “Viviani Bruno“, con la prima sede sull’Aurelia a Pontestrada e da una decina d’anni al Portone. Si era speso anche per la propria frazione, in particolare nella Misericordia e nella Filarmonica. Viviani, che meno di un mese fa aveva perso la madre Andreina, di 94 anni, lascia la moglie Margherita, i figli Emanuele e Silvia e quattro nipoti. I funerali si terranno stamani alle 10,30 nella chiesa di San Rocco, a Capezzano, parrocchia a cui i familiari hanno chiesto di fare donazioni al posto dei fiori.
d.m.