In campo per l’integrazione. Giovani migranti ospiti nel centro di accoglienza gestito dalla cooperativa Odissea giocano a calcio con i ragazzi della squadra Juniores della Folgore Segromigno Piano. Accade a Capannori grazie al progetto educativo "Non solo piedi buoni", organizzato dal Settore Giovanile e Scolastico Figc Toscana, in collaborazione con il Comitato Regionale Toscano Lnd e l’Associazione Calcio Fair Play Toscana, a cui partecipano dieci squadre giovanili e altrettante associazioni/istituzioni operanti nella stessa città.
A Capannori il progetto vede gemellate la Folgore Segromigno e la Cooperativa Sociale Odissea per promuovere l’integrazione dei giovani migranti attraverso lo sport. Previsti incontri settimanali tra i migranti e i calciatori della squadra Juniores. Le attività non si limitano agli allenamenti di calcio, ma comprendono anche momenti di socializzazione, come cene e serate culturali. Durante queste attività, i ragazzi hanno l’opportunità di conoscersi meglio, condividere esperienze e creare legami significativi. Ogni giovedì, dopo l’allenamento, i calciatori vanno a trovare i coetanei nei due appartamenti dove sono accolti per conoscersi, cenare in compagnia cucinando piatti tipici, condividendo idee, progetti, storie ed emozioni.
"La Cooperativa Sociale Odissea gestisce due progetti di accoglienza facenti parte della rete Sai (Sistema di Accoglienza Integrazione) in quattro appartamenti sul territorio in cui vengono ospitati ragazzi dai 16 ai 21 anni di età in fuga da miseria, violenze e in cerca di un futuro – spiega il presidente Valerio Bonetti - lo sport è un mezzo potente per abbattere le barriere culturali e sociali".
Sulla stessa lunghezza d’onda Massimo Pascale, dirigente Folgore Segromigno: "Abbiamo subito aderito a questo progetto educativo perché sposa i nostri valori , che sono quelli del fondatore, Alfredo Chelini".
Ma.Ste.