REDAZIONE LUCCA

Dopo 130 anni la famiglia Giannini ha ceduto l’alimentari

Passaggio di consegne a Strettoia, nella borgata Risciolo. Un’epopea iniziata nel 1890 diventando un punto di riferimento per la comunità

Hanno trascorso qualcosa come 130 anni al servizio della comunità di Strettoia. Cibo, tabacchi, oggetti regalo. Agli alimentari “Giannini“, nella borgata Risciolo, ci si trovava di tutto. Mortadella e saponi, pane e fiammiferi. Un’epopea avviata nel lontano 1890 da Anna e Giovanni Ruben, da cui il nomignolo “da Rubino“ con cui veniva chiamata la bottega. Ma ogni ciclo ha una sua fine e così la famiglia Giannini ha ceduto l’attività a un giovane imprenditore camaiorese che ripartirà con un nuovo locale a 200 metri dai mitici alimentari di via Strettoia, mantenendone la tipologia.

Un addio speciale per Giovanna, Francesco e Nicola, vedi i tanti messaggi d’affetto degli strettoiesi. "I miei bisnonni Anna e Giovanni Ruben – racconta Giovanna, a cui era intestata l’attività – iniziarono aprendo una mescita di vino e in seguito una rivendita di commestibili. Ci siamo tramandati l’attività di padre in figlio: in questo negozio ci sono nata, come mio padre, i miei fratelli e mio figlio, ma è dal giugno 1971, finite le scuole medie, che ogni mattina ho tirato su questa saracinesca. Abbiamo sempre aiutato il prossimo, pagando anche le bollette alle famiglie in difficoltà evitando che staccassero loro le utenze, accumulando al tempo stesso una gran quantità di crediti, alcuni mai riscossi. Qualcuno, sapendo della cessazione dell’attività, è venuto a pagare conti fermi da 20 anni e per questo li ringrazio. Chiudiamo questa avventura con serenità: un abbraccio a tutti i nostri clienti e a chi ci ha sostenuto e dato una mano, dalla mia famiglia alla Bcc". A sua volta, il sindaco Alberto Giovannetti nei giorni scorsi ha consegnato ai Giannini un omaggio floreale accompagnato dall’assessore Matteo Marcucci, dal capo gabinetto Adamo Bernardi e dallo storico Ezio Marcucci. "La storia di questa bottega – dice il sindaco – è la narrazione della vita di una frazione e di intere generazioni di strettoiesi. Una storia che per fortuna non si spegne ma continua con nuove energie per continuare a garantire un servizio indispensabile di vicinato ai residenti. So perfettamente, essendo nato dentro una bottega come Giovanna, Francesco e Nicola, che questa è una vita faticosa e di sacrifici, e ne comprendo la scelta. Il loro ennesimo atto d’amore è averla affidata a un’altra famiglia. Grazie per questa bella storia di vita e impresa che nessuno potrà mai dimenticare".

d.m.