Dior apre un mega atelier con show-room

Occuperà tutta Villa Fontana. Murzi ha presentato il progetto alle associazioni del commercio: va cambiata la destinazione dell’immobile

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Arriva la maison Dior. Ma quel progetto di villa-atelier non convince le categorie. La griffe francese è infatti intenzionata a realizzare una grande boutique con spazio defilee nella villa di via Carducci proprio di fronte a piazza Marconi, l’unico immobile residenziale – di proprietà della famiglia del gironalista Rai Carlo Fontana – rimasto incastonato tra i negozi del centro. Nei giorni scorsi il sindaco Bruno Murzi ha convocato le categorie per tastare il polso in merito alla possibilità di un cambio di destinazione d’uso dell’edificio, viatico per il maxi investimento di Dior. Che ha già incontrato il niet dei commercianti mentre Paolo Corchia, vice presidente nazionale degli albergatori, si dice possibilista per un’ipotesi "che non va assolutamente demonizzata".

"Sacrificare l’unica villa rimasta in centro lo riteniamo sbagliato – sostiene Antonio Morini presidente Confcommercio di Forte dei Marmi – oltre che un insidioso apripista. La bellezza che il paese regala a chi passeggia è proprio la varietà di proposte tra negozi intervallati da abitazioni, piccole realtà artigianali, istituti bancari e brand lusso. Se vogliamo trasformare il cuore di Forte dei Marmi alla stregua di un centro commerciale è ovvio che si perde appeal. Invece l’attrattività del posto è caratterizzata proprio dal fatto di non essersi totalmente uniformato alla forza commerciale: siamo aperti al mondo ma ognuno ha diritto di entrarvi rispettando le nostre regole. Ben venga una firma come Dior ma il vero valore nel 2021 è avere una villa storica in centro, così come, sempre in via Carduccci, un bellissimo leccio secolare a pochi metri da brand famosi. Questi elementi, fusi assieme in modo armonico, costituiscono la nostra realtà".

Nessuna violenza all’identità locale invece secondo l’opinione di Corchia. "Quella strada è già riservata al commercio e alle grandi firme, così come via Spinetti – analizza il presidente degli albergatori – e non capisco perchè non si accetti l’arrivo della maison Dior che significa garantire al paese un’altra vetrina internazionale. Presto al Forte ci saranno 10-12 hotel a cinque stelle, la realtà locale sta crescendo di livello, e non comprendo pertanto perchè si debba demonizzare a priori un investimento di questo tipo. A chi è così interessato a conservare le caratteristiche locali ricordo che ci sono tanti temi da affrontare come l’erosione della spiaggia o la tutela degli spazi verdi di Vittoria Apuana".

Francesca Navari