REDAZIONE LUCCA

Dimissioni da capogruppo Pd. Al suo posto scelto Alfarano

Raspini resta in consiglio comunale a supporto dell’opposizione, ma lascia i ruoli ”esposti” ”Il passaggio di consegne sarebbe stato necessario anche senza la nomina in Provincia“.

Francesco Raspini lascia il ruolo di capogruppo del Pd in consiglio

Francesco Raspini lascia il ruolo di capogruppo del Pd in consiglio

La nomina di Francesco Raspini a capo di gabinetto della Provincia, ha delle ovvie ripercussioni anche sul consiglio comunale di Lucca. L’ex candidato sindaco lascia il ruolo di capogruppo e quello di presidente della commissione consiliare di garanzia, ma resta come consigliere comunale a supporto del Pd e della coalizione di centrosinistra. Il gruppo del Pd ha deciso all’unanimità di indicare come nuovo capogruppo Vincenzo Alfarano, il consigliere più votato nel 2022 nella lista del Pd.

“La scelta di Alfarano - spiega il Pd - contribuisce ad avviare un passaggio di consegne necessario a porre le basi di un rinnovamento nell’attività dell’opposizione nella seconda parte del mandato amministrativo“.

Soddisfazione viene espressa da Alfarano, classe 1994, avvocato e presidente dell’associazione di volontariato La Finestra. “Ringrazio i miei colleghi per la fiducia che mi hanno dimostrato e per il sostegno che mi trasferiscono ogni giorno - spiega - in questi due anni e mezzo ho cercato di inserirmi nei meccanismi del consiglio comunale con umiltà, ma anche con determinazione. Da ora in avanti mi impegnerò ancora di più per ricoprire questo nuovo ruolo con dedizione, costanza e presenza“.

Parla anche Raspini. “Dopo la proposta che mi è stata fatta dal Presidente Pierucci, ho messo a disposizione non solo il ruolo di capogruppo, ma anche la mia stessa permanenza in consiglio. Ciononostante, tutti i consiglieri del gruppo Pd, così come il segretario comunale del partito, ma anche altri colleghi di altri gruppi di opposizione mi hanno chiesto, in modo unanime, di restare al loro fianco. Per questo ho deciso di dimettermi da tutti i ruoli più esposti, ma di rimanere lo stesso in consiglio comunale, seppure in modo diverso rispetto agli ultimi due anni e mezzo. Al netto delle vicende personali, credo che il passaggio di consegne sia giusto e sarebbe stato necessario anche senza la nomina in Provincia. Passata la fase più difficile, subito dopo la sconfitta elettorale, nella quale era giusto che ad assumersi l’onere di rappresentare l’opposizione, nel modo più deciso possibile, fosse l’ex candidato sindaco, adesso c’è bisogno di aprire una fase nuova. Sono certo che Enzo, che ha già dimostrato di avere un grande consenso e ottime capacità, possa fare un lavoro eccellente col sostegno di tutti noi”.