"Dalla giunta un salasso per gli altopascesi"

L’addizionale Irpef giovedì approderà in Consiglio comunale: critiche alle scelte dell’amministrazione.

"Dalla giunta un salasso  per gli altopascesi"

"Dalla giunta un salasso per gli altopascesi"

"Dalla giunta D’Ambrosio un salasso per gli altopascesi". A scriverlo è l’opposizione che in un nota afferma: "Dopo aver visto negli anni scorsi gli aumenti delle tasse cimiteriali e dei rifiuti, nel consiglio comunale di giovedì prossimo arriverà un vero e proprio salasso per gli altopascesi - dicono i consiglieri di opposizione Fabio Orlandi, Maurizio Marchetti, Francesco Fagni, Valerio Biagini, Simone Marconi e Luca Bianchi - l’addizionale Irpef viene aumentata per tutti all’aliquota massima, con un introito aggiuntivo per il Comune che passa dai 960.000 euro nel 2022, ad una previsione di 1.310.000 euro per il 2023. Un aumento medio per il contribuente altopascese del 36%".

"Iniqua e inaccettabile - continuano i consiglieri - è poi la scelta di far pagare l’unica aliquota massima a tutti, dimenticandosi il principio costituzionale della progressività delle imposte. Le precedenti amministrazioni avevano stabilito 5 scaglioni con aliquote differenziate per fasce di reddito. In commissione Bilancio la D’Ambrosio si è difesa affermando che gli aumenti fiscali sono necessari per garantire un elevato livello dei servizi, ma la verità è ben diversa. Fin dal 2016 questa maggioranza si è distinta per onerosissimi incarichi esterni, consulenze, contributi a pioggia, costosissime organizzazioni di manifestazioni varie. Dove è finito il progetto del nuovo palazzetto dello sport pagato svariate decine di migliaia di euro ormai 6 anni fa? E il vecchio progetto di rifacimento della piazza San Michele a Spianate?".

"La verità - chiosa l’opposizione - è che per 7 anni questa amministrazione ha vissuto grazie al bilancio sanissimo lasciatole in eredità da chi c’era prima. Se la D’Ambrosio e la sua giunta vogliono davvero bene agli altopascesi comincino a rinunciare all’aumento del 50% delle proprie indennità in questo secondo mandato rispetto al precedente".

Ma. Ste.