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Cultura in lutto: addio al professor Petrini

Si è spento a 77 anni in seguito a un ictus. Grande conoscitore della storia cittadina, era stato maestro e dirigente scolastico

È morto ieri all’età di 77 anni il professor Francesco Petrini, abitante a Saltocchio. Era stato per anni maestro alle scuole elementari di Mastiano e poi dirigente scolastico a Marlia. Lascia nel dolore la moglie Angela e quattro figli: Guliana, Ilaria, Giuseppe e Giacomo, con i nipoti Gabriele, Stella, Cecilia e Alice. La salma resterà esposta fino a domani pomeriggio all’obitorio intercomunale del Campo di Marte: sabato invece si terrà la cerimonia privata di cremazione a Livorno. Francesco Petrini era stato colpito da un grave ictus il 13 febbraio scorso. In un primo momento sembrava essersi ripreso, ma poi la situazione è purtroppo precipitata, nonostante i ricoveri prima all’ospedale di Barga per la riabilitazione poi in una clinica privata. Numerosi i messaggi di cordoglio arrivati da più parti, soprattutto il mondo della cultura cittadino. Il professor Petrini era infatti autore di vari studi sulla storia di Lucca, in particolare sull’archeologia industriale. Si era interessato a numerose problematiche legate alla “Via dell’Acqua“ che da Ponte a Moriano arriva in città attraverso il Fosso cittadino.

Tra i suoi lavori il volume "L’industrializzazione in Lucchesia" (1880-1901), Pacini Fazzi 2016. Da mesi ne stava preparando un altro sulla storia di Lucca, rimasto purtroppo incompiuto. Instancabile divulgatore, dalla verve polemica, aveva fondato anche l’associazione “Custodi della Città per gli Stati Generali della cultura“, per dibattere e approfondire tematiche culturali legate a città. Temi ripresi anche nel suo gruppo Facebook omonimo, legato all’associazione. Amava il contatto diretto anche con il nostro giornale: ci mancheranno i suoi consigli e quel suo amabile modo di “pungolare“ noi giornalisti sui temi culturali.

"A nome di tutta la Giunta comunale – scrivono Il sindaco Alessandro Tambellini e l’assessore alla cultura Stefano Ragghianti –, esprimiamo il cordoglio per la scomparsa di Francesco Petrini, ex dirigente scolastico, fondatore dei Custodi della città per gli stati generali della cultura. La sua passione ha tenuto vivo in questi anni un importante dibattito pubblico sulla gestione dei beni culturali e sulla loro valorizzazione coinvolgendo addetti ai lavori, studiosi, professionisti ma anche centinaia di cittadini. In tutti ha saputo risvegliare il senso di appartenenza alla tradizione e l’amore per il grande patrimonio che abbiamo ricevuto dal passato, richiamando gli amministratori pubblici all’impegno e al buon governo di questi beni. Alla famiglia e ai suoi collaboratori e amici le nostre più sentite condoglianze.

Tra i messaggi di cordoglio anche un breve ricordo dell’editrice Francesca Fazzi: "Caro Francesco, angelo custode della nostra Lucca, mancheranno le tue polemiche piene di amore per la nostra città. Ricordo tante discussioni, tante iniziative, il tuo libro, pubblicato con noi, dedicato all’ industrializzazione in lucchesia, uno dei tanti temi che amavi e al quale ti eri dedicato con passione. Non ho potuto salutarti, lo faccio ora. Un abbraccio, Francesca".

“Franco Petrini era un uomo appassionato e ricco di cultura - sottolinea il consigliere comunale, Daniele Bianucci - che ha assicurato un contributo importante, e generoso, nei confronti della città. In questi anni, in particolare per noi consiglieri alla prima esperienza, è stato un riferimento prezioso: con le sue indicazioni piene di cura e attenzione per il territorio; e pure con le sue critiche, quando ce n’è stato bisogno: in ogni caso, sempre puntuali e costruttive. Tra i tanti suoi impegni, ricordo quello per riconoscere gli spalti delle Mura come parco urbano. Lucca perde una voce da tutti riconosciuta come autorevole, ed è un profondo dolore. Alla moglie Angela, e alla sua famiglia, la più affettuosa vicinanza”.

Paolo Pacini