REDAZIONE LUCCA

"Confronti sul territorio". Mobilità, scatta la richiesta

Il movimento "Articolo 9 - Ripensiamo il futuro" di Capannori plaude al tavolo della mobilità, ma chiede al Comune di attivare confronti.

Traffico sulle strade (foto di archivio)

Traffico sulle strade (foto di archivio)

Il movimento "Articolo 9 - Ripensiamo il futuro" di Capannori plaude al tavolo della mobilità, ma invoca adesso confronti con il territorio. "L’utilizzo di un tratto di autostrada come asse viario gratuito è una soluzione che va incontro alla riduzione del consumo di suolo - sottolinea il movimento - , al miglioramento della mobilità e all’ottimizzazione delle infrastrutture già esistenti. Questa scelta è interessante in un contesto di sostenibilità ambientale e urbanistica, perché evita la costruzione di nuove strade. Questo approccio offre vantaggi significativi, soprattutto in situazioni di emergenza o in zone dove le infrastrutture stradali urbane sono insufficienti. Fra i vantaggi la riduzione dei costi per i cittadini e incentivo dell’uso dell’autostrada anche per spostamenti brevi; maggiore fluidità del traffico con meno veicoli sulle strade cittadine e una distribuzione più equilibrata dei flussi di traffico, si riducono gli ingorghi e infine impatti ambientali positivi con una circolazione più fluida porta a una riduzione delle emissioni di CO2, minimizzando le soste prolungate e i rallentamenti".

Per Articolo 9, nella realtà della Piana, la soluzione risulta assolutamente valida come asse est/ovest per ridurre il traffico di attraversamento, "vanificando quindi la necessità di interventi devastanti - si legge ancora nella nota - come la “bretellina via Chelini/Pip“, sempre caldeggiata dall’amministrazione di Capannori. Un dialogo costruttivo tra istituzioni pubbliche, concessionarie e cittadini è la chiave per garantire che questa iniziativa possa essere implementata con successo e portare benefici duraturi alla collettività".

"Chiediamo quindi - conclude la nota di Articolo 9 - all’amministrazione di attivare confronti sul territorio, con la cittadinanza direttamente interessata, per evitare l’ennesimo progetto calato dall’alto. Chiediamo che si attivino percorsi integrati per una reale transizione ecologica, cominciando ad organizzare una diversa concezione della mobilità".