Comitato chiede chiarimenti alla lettera Asl

Il comitato ambiente Diecimo "No Antenna" chiede chiarimenti sul funzionamento del Punto di Primo soccorso a Borgo a Mozzano, sollevando dubbi sulla riorganizzazione del servizio emergenza-urgenza nella Valle del Serchio. Attendono risposte chiare e temono un peggioramento dell'assistenza sanitaria.

Comitato chiede chiarimenti alla lettera Asl

Il comitato ambiente Diecimo "No Antenna" chiede chiarimenti sul funzionamento del Punto di Primo soccorso a Borgo a Mozzano, sollevando dubbi sulla riorganizzazione del servizio emergenza-urgenza nella Valle del Serchio. Attendono risposte chiare e temono un peggioramento dell'assistenza sanitaria.

Il comitato ambiente Diecimo "No Antenna", dopo avere preso visione della risposta del direttore dell’Asl dottoressa Casani (in foto), all’assessore alla Sanità Bezzini in merito al funzionamento del Punto di Primo soccorso a Borgo a Mozzano, chiede chiarimenti alle amministrazioni comunali e alle associazioni di volontariato del territorio riguardo a quanto dichiarato nella suddetta risposta. In particolare chiarimenti vengono richiesti all’affermazione: "per intraprendere questo nuovo percorso di armonizzazione, sviluppo organizzativo e tecnologico, l’Azienda Usl Toscana nord ovest ha avviato, anche nella Zona distretto della Valle del Serchio una discussione che vede coinvolti tutti i soggetti interessati tra cui le amministrazioni comunali e le associazioni di volontariato, passando poi dall’approvazione formale della Conferenza zonale dei sindaci integrata". Gli interrogativi posti sono diversi, sostiene il comitato, riguardanti quando e dove sono avvenuti tali incontri. In quale Conferenza dei sindaci è stato discusso il piano di riorganizzazione del servizio emergenza - urgenza ed infine quali sono i contenuti del piano di riorganizzazione? "Vogliamo ricordare ai cittadini - sottolineano i membri del comitato - che abitano nella Valle del Serchio, che le Asl entro il mese di maggio del 2023 avrebbero dovuto definire un cronoprogramma attuativo per la messa in atto del nuovo modello organizzativo come previsto dalla delibera Regionale 1424/2022. Attendiamo risposte chiarificatrici in merito perché ad oggi la situazione sembra non essere ben definita e i presupposti teorici, così come delineati nelle delibere regionali citate dal direttore aziendale, ci sembrano oltremodo preoccupanti e il nostro timore è che si vada a configurare un peggioramento dell’assistenza sanitaria territoriale".

Marco Nicoli