Come dobbiamo comportarci se lo incontriamo

Come dobbiamo  comportarci  se lo incontriamo

Come dobbiamo comportarci se lo incontriamo

Ma se per caso lo incontriamo a breve distanza, poniamo in un sentiero, come dobbiamo comportarci? Gli etologi consigliano di non assumere atteggiamenti aggressivi, di rimanere calmi e allagare le braccia, in modo che lui ci veda più grandi di quello che siamo. Consigliabile, ancora, non fuggire di corsa; comportamento che potrebbe sollecitargli l’idea che siamo prede da inseguire. Guardatici allora qualche istante, il lupo arretra e se va. Quindi non dobbiamo inseguirlo, né tantomeno avvicinarci, se solo o in branco, è intento a mangiare qualche ungulato. Predatore per antonomasia, non dobbiamo offrirgli alcuna opportunità. Tra cui quella di tenere libero un cane nel bosco, o nelle aeree che sappiamo essere frequentate da lui. I cani, oltre vederli come vittime, li vede anche come concorrenti e avversari e può assalirli.

Comunque non sempre abbiamo a che fare con veri lupi, ma con degli ibridi, i quali, pare, sono più confidenti nei confronti degli umani, e possono avvicinarsi, con maggiore disinvoltura, a paesi e città. Pure nei loro confronti si debbono adottare gli stessi accorgimenti. Infine, se nei boschi o in campagna vogliamo evitare incontri con gli animali selvatici, basta fare rumore, magari con una campanella o un fischio. Si allontanano immediatamente. Metodo che in America viene applicato anche nei confronti degli orsi Grizzly.

Comunque sia, i lupi non li dobbiamo temere, ma solo rispettare. Anche perché gli umani non rientrano nel novero delle loro prede, quindi o ci ignorano o ci evitano. Possono solo avvicinarsi a noi, a seconda delle circostanze, se teniamo un cane a guinzaglio, soprattutto se di piccola taglia. Quelli di taglia grande, che anche per loro comporterebbero qualche rischio, li tralasciano sempre che siano affiancati da una persona. Insomma, bisogna abituarci a convivere anche coi lupi, visto che sono ritornati e si rivelano indispensabili agli equilibri dell’ecosistema.

Vincenzo Pardini