C’è una classe che svetta tra i primi cartelloni esposti all’Itis Fermi. Ed è la quinta CSA del Liceo Scienze Applicate dove si contano ben quattro esiti della maturità con il 100 (uno con lode) e uno con il 99. I nomi sono quelli di Caterina Cesaretti, Lorenzo Ciabattari, Viola Forgione e Marco Muccioli, è c’è anche Filippo Franceschi (99).
“Nel complesso – fa sapere il vicepreside del Polo Fermi-Giorgi, professor Ranieri Pelamatti – abbiamo avuto più promossi quest’anno, esattamente 100 in più rispetto al trend normale. Per considerare le classi prime la media di esiti negativi è di 60, quest’anno è stata di 25. Probabilmente i docenti hanno recepito il messaggio trasmesso dal Ministero, di tener conto di un anno non facile per nessuno“. Per Marco Muccioli sarà comunque un anno da incorniciare insieme al voto del diploma: 110 e lode. “Francamente ci puntavo – confessa Marco –. Tirando le somme delle medie dei voti negli ultimi tre anni capivo di non essere lontano. L’esame è andato bene e così l’ottimismo aumentava. Sono davvero contento, proprio stamani ho inviato alla scuola una lettera di ringraziamento ai miei professori, preside e vicepreside. Anche se i primi da ringraziare sono i mei genitori, la mia famiglia è stata ed è sempre fondamentale“. Per immortalare il momento epico della “vetta“ dei 110 con lode, sui social Marco ha utilizzato la foto in cui, in una delle scarpinate con suo padre sulle Dolomiti, raggiunge appunto il traguardo più alto. “E non vedo l’ora di godermi le vacanze, probabilmente le occasioni saranno due: in Sardegna con gli amici e poi in Grecia con la famiglia“. Marco Muccioli ama le sfide non solo “alpine“, per tanti anni ha fatto calcio ad ottimi livelli, anche nella squadra del Tau.
“Decisi di smettere per concentrarmi di più sulla scuola, la scelta ha ripagato – dice –. Oggi il sogno sarebbe quello di entrare alla Sant’Anna di Pisa facoltà di ingegneria informatica. Credo di aver superato il primo test su tre, ma è chiaro che non è facile, ne prendono solo 12 da tutta Italia“. Ma è pronto anche il piano B. “Il politecnico di Milano sarebbe l’altra bellissima opportunità, mi sono già aperto il varco. Non mi dispiacerebbe fare esperienze anche in altre città“. Le credenziali ci sono tutte.
Laura Sartini