REDAZIONE LUCCA

Cinema estivo a Lucca: Si usino le nuove tecnologie per la Notte Bianca

Lettrice offre riflessioni su conflitto fra interessi divergenti tra cinema all'aperto e residenti a Lucca. Suggerisce tecnologie e soluzioni urbanistiche per risolvere il problema.

In merito alle lamentele di alcuni residenti per il cinema all’aperto a Villa Bottini e la conseguente presa di posizione di Confcommerio, una lettrice, Petra Hartmann, ci invia una riflessione. “Come si fa – dice – a trattare insieme l’aggressione nei confronti di un cameriere con l’atto educato e correttissimo di rivolgersi alla stampa per farsi sentire e per dialogare? Non è proprio quello che caratterizza una società democratica e partecipata?”. Una prima osservazione, cui ne segue un’altra: ”Per ‘fare impresa‘ serve personale, cioè persone, e se possibile persone che hanno dormito. Per fare città, servono cittadini, se possibile attivi che incalzano a trovare soluzioni adatte al nostro millennio. E ancora: c’è una differenza fra scegliere un film e andare a farsi una bella serata stimolante al cinema – e accogliere il dolby (senza schermo) ogni sera nella propria casa, senza avere scelta. L’aspetto assolutamente incomprensibile in questa faccenda è il fatto che si tratta di un conflitto fra interessi divergenti che sarebbe facilmente evitabile: nuove tecnologie. Oddio, così nuove ormai non sono. Tre o quattro anni fa, nella Notte bianca a Lucca si ballava in piazza S. Michele con le cuffie“. La signora Hartmann suggerisce anche scelte urbanistiche per ovviare al problema, come usare gli spalti della Mura.