MASSIMO STEFANINI
Cronaca

"Chiediamo il rigetto dell’autorizzazione all’impianto di riciclo"

Chiediamo il rigetto dell’autorizzazione. Durante l’assemblea di martedì sera il sindaco, Leonardo Fornaciari, che ha riepilogato tutta la procedura a...

Durante l’assemblea di martedì sera il sindaco, Leonardo Fornaciari, che ha riepilogato tutta la procedura a partire dal 2023 insieme al vice Roberta Menchetti

Durante l’assemblea di martedì sera il sindaco, Leonardo Fornaciari, che ha riepilogato tutta la procedura a partire dal 2023 insieme al vice Roberta Menchetti

Chiediamo il rigetto dell’autorizzazione. Durante l’assemblea di martedì sera il sindaco, Leonardo Fornaciari, che ha riepilogato tutta la procedura a partire dal 2023 insieme al vice Roberta Menchetti, ha reso pubblico fatti che pur suffragati da documenti ufficiali, non erano conosciuti dai residenti. "Nella Conferenza di Servizi fiume del 28 marzo scorso - ha spiegato il primo cittadino, - ci sono stati aspetti da approfondire. La Regione ha preso tempo scrivendo che vi sono questioni da chiarire prima della definitiva autorizzazione. Tra l’altro Retiambiente, soggetto proponente l’impianto, ha impugnato di fronte al Presidente della Repubblica la nostra delibera di riperimetrazione del centro abitato di Porcari. Entro il 18 maggio, domenica, dovevano arrivare documenti integrativi, giunti però il 19. Per i tecnici del nostro Ente il ritardo, anche se il giorno stabilito, il 18, era festivo, non è giustificabile. Poi – attacca Fornaciari – abbiamo obiezioni anche sulla liberatoria con cui Retiambiente solleva la Regione da responsabilità nel caso in cui si perdano i finanziamenti, 10 milioni del PNRR (scadenza 2026)".

"Con le settimane che volano e con il capannone acquistato per la struttura che dovrà essere completamente demolito e rifatto secondo i nuovi canoni dettati dal rischio idraulico, in quell’area di notevole portata visto che è classificata P3 – aggiunge Fornaciari, – il fattore tempo diventa determinante. Altro problema non superato quello dell’impatto odorigeno, che ritorna sempre a galla senza però che siano state indicate soluzioni certe. L’impianto infatti è sperimentale. Poi la vicenda dei Pifas che si sprigionerebbero, secondo gli studi recenti, dai pannolini. Il depuratore di Casa del Lupo (non ancora finito e con costi aumentati) non è tarato per filtrare queste sostanze. Gli scarichi dovrebbero essere portati via con le autobotti" Fornaciari ha ricostruito tutto l’iter dal 2023, puntando l’accento sulla mancanza della Via, Valutazione Impatto Ambientale, sulla non sostenibilità economica dell’operazione e sul traffico che si creerebbe intorno alla struttura, tanto da rendere indispensabile una rotonda che però non si sa ancora chi dovrà pagarla.

Massimo Stefanini