
Omaggio a Luigi Roni al "Festival Serchio delle Muse" a Calomini con emozionante concerto lirico. Prossime tappe a Gallicano e Camporgiano con operetta e repliche.
Serata speciale, ricca di forti emozioni, quella vissuta dalla platea presente sabato a Calomini, piccolo borgo natio del basso di fama mondiale Luigi Roni, scomparso nel 2020, grazie al concerto della rassegna lirica del "Festival Serchio delle Muse". Un omaggio molto sentito per colui che ebbe la nobile e felice intuizione di portare i grandi della lirica nei magnifici borghi della Valle del Serchio attraverso una serie di concerti gratuiti ed accessibili a tutti i suoi abitanti e dette il via alla prima serie di concerti della rassegna lirica, oggi dal grande successo. Nella piazza intitolata al Maestro, di fronte alla sua abitazione, mentre scorrevano le immagini di Luigi Roni riprese durante le sue storiche interpretazioni artistiche nei teatri di tutto il mondo, i tre bassi Francesco Ellero D’Artegna, Carlo Lipreri e Alessandro Naldi, accompagnati al pianoforte dal maestro Roberto Barrali, si esibivano su musiche di Mozart, Rossini, passando per Verdi e Donizetti, Puccini. In linea, il gran finale poi, per il concerto denominato "Ricordando Luigi Roni", con una richiesta arrivata direttamente dal pubblico che ha voluto godersi il bis di "Nessun dorma", brano tratto dalla Turandot di Puccini, eseguita a tre voci.
Mentre continuano a echeggiare gli applausi nel borgo antico di Calomini, è tutto pronto per la serata odierna, quando a Gallicano, alle 21, sarà in scena l’operetta, in Piazzale Caponnetto. Sempre "Festival Serchio delle Muse" per "La vedova allegra", la celebre operetta in tre atti di Franz Lehár, su libretto di Victor Léon e Leo Stein, a cura della Compagnia Teatro Musica Novecento, per la regia di Alessandro Brachetti e con l’Orchestra Cantieri d’Arte diretta dal Maestro Stefano Giaroli. Domani, sempre alle 21, si replica nella piazza centrale di Camporgiano, sotto la splendida Rocca Estense.