
Ieri mattina a Farneta l’omaggio alle vittime della strage della Certosa, dove persero la vita decine di innocenti: dodici monaci (ai quali si aggiunsero una trentina di civili) trucidati dai nazisti in fuga perché nascondevano nel monastero un centinaio di perseguitati politici, partigiani ed ebrei. La strage fu condoitta dopo dopo un rastrellamento delle SS entrate con l’inganno all’interno del convento stesso nel settembre 1944.
Alla cerimonia promossa dalla Provincia, dal Comune di Lucca, in collaborazione con Anpi, Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea e associazione Atvl, hanno preso parte tra gli altri il vicesindaco Giovanni Minniti, il presidente del consiglio comunale Enrico Torrini e il vicepresidente della Provincia Nicola Conti.
"Oggi – ha sottolineato il vicesindaco Minniti - siamo riuniti nel ricordo di un evento tragico che ha coinvolto il nostro territorio, in particolare Farneta. Nel settembre del 1944 vennero qui uccise 37 persone, tra cui 10 certosini in quello che è da considerarsi uno dei fatti maggiormente drammatici per le nostre terre legato alla seconda guerra mondiale. Memoria e solidarietà sono le parole che devono guidarci, oggi e sempre. E’ nostro dovere divulgare la storia, è nostro dovere verso le nuove generazioni e verso la memoria di chi ha combattuto per la libertà di cui oggi noi godiamo. Teniamo quindi viva la memoria delle vittime dell’eccidio di Farneta per le rispettive famiglie e per il ricordo di tutte le vittime di persecuzione".