
Caffé delle Mura all’asta ”Le cause scoraggiano”
"Riproveremo con una nuova procedura, ovviamente con l’autorizzazione del giudice delegato, ma è chiaro che le cause legali pendenti non stanno aiutando a trovare una soluzione".
Così Carla Saccardi, curatore fallimentare di Grb srl dopo che è andata deserta l’asta per la gestione del Caffè delle Mura. Un flop che ha sorpreso un po’ tutti, visto che nei mesi precedenti non erano state poche le realtà della ristorazione che avevano chiesto informazioni. Ma a pesare come una macigno continua a essere la vicenda legale proprio tra la Grb e la ‘Antico caffè delle Mura srl‘, due società del gruppo Barsotti (la prima appunto fallita, ma che ha visto riconosciuti i suoi diritti nel primo grado di giudizio) da cui è transitata la titolarità della gestione del locale. "A questo punto, attiveremo una nuova procedura, naturalmente sottoposta al consenso del giudice, ed è chiaro che ritoccheremo le cifre (54mila euro annui ndr) verso il basso, come del resto è previsto in casi come questo".
Che spiegazione si è data circa il fatto che la prima asta sia andata deserta?
"Le cause legali hanno sicuramente scoraggiato gli interessati, cause che non si contano quasi più: mi pare siamo a 8-9, compreso anche un ricorso al Tar, tutte intentate non dalla curatela che semmai deve sopportare i costi degli avvocati".
Non è stato possibile trovare un punto di equilibrio con la famiglia Barsotti?
"Guardi, la verità è che non hanno mai voluto trovare un punto di equilibrio, le cause intentate sono tutte da loro, non hanno mai teso la mano, nonostante come curatela, negli anni scorsi si siano fatti dei tentativi e si sia sempre cercato una soluzione transattiva. E aggiungo che aver dichiarato pubblicamente che sia un bene sia andata deserto l’affitto di azienda mi pare decisamente grave. Semmai sarebbe stato auspicabile il contrario".
Sul fronte giudiziario ci sono scadenze che potrebbero imprimere una svolta?
"Non ho notizie del ricorso al Tar, quanto al secondo grado del procedimento al Tribunale di Lucca, dovrebbe andare a sentenza nel 2024: ecco il motivo per cui abbiamo ipotizzato l’affitto per 12 mesi".
Fabrizio Vincenti