L’Antico Caffè delle Mura ha chiuso di nuovo i battenti (foto Alcide)
Lucca, 19 febbraio 2022 - Una notizia choc, a cui non ci si abitua mai nonostante l’infausto destino che pare catturare in una morsa l’Antico Caffè delle Mura, chiuso dopo appena due anni dall’inizio della nuova gestione. Colpa della pandemia – hanno dichiarato ieri sul nostro giornale i gestori – e colpa del concessionario che non avrebbe fatto sconti sul canone in un periodo tutto in salita. La famiglia dell’imprenditore Barsotti preferisce per ora non replicare a questa accusa, annunciando di riservarsi semmai di farlo in un secondo momento.
Intanto il Comune rende nota l’intenzione di convocare al più presto il concessionario per capire meglio scenari e prospettive. “E’ importante a questo punto avviare un confronto aperto con il titolare della concessione per comprendere le intenzioni perchè è interesse di tutti che l’Antico Caffè delle Mura resti una struttura viva e vitale, funzionale alla città e ai flussi turistici che tra poco tempo si riaffacceranno“.
Pare che la notizia del capolinea dell’Antico Caffè sia arrivata a Palazzo Orsetti soltanto ieri, a seguito del nostro servizio. La gestione aveva provato anche a schivare i colpi delle restrizioni avendone in effetti le potenzialità: nell’estate scorsa aveva invitato cittadini e turisti a godersi lo splendido giardino senza dover per questo possedere il green pass. Tanti eventi a tema, tante tribute band: “un investimento importante“, ha sottolineato nella nostra intervista di ieri Marco Vigiani gestore del complesso insieme all’imprenditore-ristoratore (artefice della formula fusion sushi) Davide Wu. E’ stato tutto inutile.
E resta anche lo strascico di una causa che si apre tra titolare della concessione – la famiglia Barsotti che con l’impresa omonima realizzà il restyling dell’antico monumento – e il gestore (Vigiani e Wu), proprio sul nodo dei canoni. Ancora sul sito Facebook di “The Sushi Experience Ristorante Caffè delle mura“ campeggia il “Chiuso per ferie“. Un avviso pubblicato nel settembre scorso e rimasto tale fino ad oggi, quando è arrivata la comunicazione del fine corsa. Alla buona stagione – che si spera porti in città i flussi turistici attesi – viene a mancare un presupposto non da poco. Un monumento simbolo che ha da sempre avuto vita difficile ma a cui la città non può rinunciare. E non è l’unico. Attese e speranze ancora non ripagate anche per il Caffè Di Simo, il preferito dal Maestro Puccini, che tanta storia potrebbe raccontare se solo quella porta – da anni tristemente sigillata –tornasse finalmente ad aprirsi.
Laura Sartini