
Si torna a parlare del gassificatore che Kme vorrebbe realizzare a Barga. Il progetto è tornato d’attualità nell’ambito dell’avviso pubblico esplorativo per impianti di riciclo e recupero emesso dalla Regione Toscana e che entro il 31 marzo chiedeva ai soggetti interessati di presentare eventuali manifestazioni di interesse.
Diciamolo subito: delle 39 manifestazioni di interesse presentate per questo avviso, due non hanno ottenuto una valutazione positiva di coerenza (non risultano coerenti con i requisiti tecnici previsti all’avviso) e tra queste c’è anche la manifestazione di interesse presentata per la "gassificazione di rifiuti da cartiera e combustibile solido secondario da rifiuti urbani per la produzione di energia elettrica per autoconsumo". Insomma quello che Kme vorrebbe realizzare a Fornaci e di cui si parla orma da anni.
La valutazione di coerenza delle varie manifestazioni sarà oggi essere comunque al vaglio del consiglio regionale, ma è chiaro che per i progetti di Kme la strada è già chiusa in partenza. L’azienda, del resto, ha presentato sì la manifestazione di interesse, vista l’opportunità offerta dall’avviso, ma sapendo, a quanto risulta, che la proposta avrebbe comunque fatto pochi passi anche perché l’avviso pubblico era rivolto in particolare alla realizzazione di impianto di recupero e riciclo di rifiuti urbani e derivati dal trattamento degli urbani, mentre il progetto di Kme, quello che ormai si conosce fin nei minimi dettagli e che un anno fa ha ottenuto prima un preavviso di diniego dalla conferenza die servizi e poi il ritiro del progetto da parte della stessa Kme, riguarda invece l’utilizzo di rifiuti di tipo industriale in prevalenza.
Potrebbe comunque definirsi la pieta trombale sul progetto di Kme questo nuovo passaggio?
Non proprio. Dagli ambienti della fabbrica trapela che il progetto è si accantonato, ma che non è ancora abbandonato e che verrebbe riproposto se si verificassero le condizioni di farlo. La sindaca Caterina Campani non ha voluto dire molto su quanto emerso da Firenze, se non che la dichiarazione di non coerenza, anche se di una semplice manifestazione di interesse, è comunque in linea con i precedenti pareri espressi dalla Regione con la conferenza dei servizi dando parere negativo alla realizzazione dell’impianto.
Sul totale delle 39 proposte arrivate alla Regione Toscana per la realizzazione di impianti per il recupero e riciclo di rifiuti urbani, 32 risultano "pienamente rispondenti ai requisiti dell’avviso", due sono "coerenti dal punto di vista tecnico, ma la documentazione presentata non è completa", due risultano "eccessivamente generiche", due "non risultano coerenti" (appunto quella di Kme) e una è "pervenuta in ritardo".
Tra le proposte che rispondono ai requisiti dell’avviso ci sono anche i due impianti di smaltimento proposti da RetiAmbiente nel comune di Capannori: quello per il recupero degli assorbenti igienici e quello per gli scarti tesstili.