Boccherini “in vinile“ nell’ultimo cd della pianista Novaretto

Il Centro studi Luigi Boccherini presenta Boccherini in vinile, tre eventi gratuiti per ascoltare nuove incisioni e rarità del compositore lucchese. Il primo appuntamento vede la pianista Daniela Novaretto presentare il suo ultimo cd Sonate G 23, con la partecipazione di esperti e il mistero delle pagine per tastiera di Boccherini.

Boccherini “in vinile“ nell’ultimo cd della pianista Novaretto

Il Centro studi Luigi Boccherini presenta Boccherini in vinile, tre eventi gratuiti per ascoltare nuove incisioni e rarità del compositore lucchese. Il primo appuntamento vede la pianista Daniela Novaretto presentare il suo ultimo cd Sonate G 23, con la partecipazione di esperti e il mistero delle pagine per tastiera di Boccherini.

L’inizio dell’autunno, per il Centro studi Luigi Boccherini, coincide con Boccherini in vinile: un tris di appuntamenti a ingresso libero pensati per offrire al pubblico l’esperienza di ascolto sia di nuove incisioni, sia di alcune edizioni rare e originali delle musiche del compositore lucchese conservate nel Fondo Gérard. Il primo incontro è in programma sabato alle 16 nella Saletta rossa del Conservatorio di musica Luigi Boccherini. Per l’occasione sarà presentato l’ultimo cd della pianista Daniela Novaretto, Sonate G 23, registrato per Armida Records su un pianoforte a coda Steinway & Sons del 1890. A dialogare con l’artista, che nel corso del pomeriggio eseguirà dal vivo alcuni assaggi del lavoro condotto, saranno il musicologo Marco Mangani dell’Università di Firenze, presidente del Centro studi Luigi Boccherini, e il compositore multimediale Luca Ricci che ha curato il mastering dell’incisione. Le pagine per tastiera di Boccherini sono rare ed enigmatiche. Il catalogo sapientemente redatto da Yves Gérard registra, al numero 23, una raccolta di sonate per clavicembalo o pianoforte solo, specificando che in realtà si tratta della parte per tastiera di una raccolta di 6 trii con violino e violoncello pubblicata nel 1781 a nome di Boccherini. Intorno a queste composizioni ruota un doppio mistero sulla loro autenticità: l’autore non le ha mai citate nei suoi cataloghi autografi, a differenza di quanto è avvenuto per le sonate per violino; tuttavia un manoscritto conservato a Napoli, ancora non sufficientemente indagato, cita solo la parte per tastiera, e sul frontespizio reca il titolo di Sei sonate per cembalo o pianoforte del signor Boccherini, senza fare alcun riferimento agli strumenti ad arco. “L’assenza di indicazioni di fraseggio – dice la pianista Daniela Novaretto – unita alla mancanza di registrazioni di riferimento, ha reso il lavoro difficile e stimolante”.