REDAZIONE LUCCA

“Bene il dialogo fra i sindaci sul sistema idrico“

Il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Baldini, partecipa a un'iniziativa a Lucca sul servizio idrico pubblico, sottolineando l'importanza di difendere l'acqua come bene comune e non merce. Propone la creazione di sub-ambiti per garantire economie di scala e tariffe più vantaggiose per le famiglie.

”Ho risposto con piacere all’invito a partecipare all’iniziativa promossa da ‘Quelli che l’acqua unisce‘ e ‘Associazione senza confini‘ sul servizio idrico pubblico nella Piana, dove sono intervenuti i sindaci di Lucca, Mario Pardini, e di Capannori, Luca Menesini. E’ stato importante che istituzioni di grande rilievo, sviluppino momenti di confronto e di riflessione su questo argomento perchè è proprio l’obiettivo che ci siamo posti quando il 27 ottobre dell’anno scorso protocollammo la nostra proposta di legge regionale presentandola in anteprima proprio a Lucca“.

Interviene così Massimiliano Baldini, consigliere Regionale della Lega, sul tema del futuro dell’acqua nella Piana.

”Lo stesso approccio – aggiunge – nell’aprire un dialogo su questa tematica lo sto attuando a Firenze con tutti i colleghi consiglieri regionali e con la stessa giunta, a cominciare proprio da chi rappresenta la Provincia di Lucca come i colleghi Fantozzi, Mercanti e Puppa e l’assessore Stefano Baccelli. Del resto è lo spirito che ho riscontrato anche nel convegno tenutosi alla ‘Normale‘ di Pisa un mese fa, alla presenza di ulteriori primi cittadini, fra i quali il sindaco di Pisa Michele Conti“.

“L’acqua è il bene comune per antonomasia non è una merce – aggiunge Baldini – principi ribaditi dal referendum popolare del 2011: la politica, ad avviso della Lega, deve assumersi la responsabilità di fare scelte che difendano questi valori, non può permettere che un tale bene di valore assoluto per la vita dell’uomo sia trattato come mero strumento di profitto e/o addirittura quotato in borsa“.

Baldini ricorda come ”l’architrave della nostra proposta è quella di ripartire dalla costituzione di sub-ambiti che coinvolgano una utenza che non vada oltre i 450mila cittadini perché, come ha affermato lo stesso studio della Autorità Idrica Toscana, è entro un tale range che si realizzano le migliori economie di scala e quindi le migliori ricadute in termini economici e tariffari per le famiglie“.