
Asta (foto d'archivio)
Capannori (Lu), 3 gennaio 2016 - Acquista un appartamento all’asta giudiziaria e lo trova occupato da una famiglia di immigrati. La vicenda che vede protagonista un lucchese inizia a luglio, quando decide di visitare un appartamento che è stato messo all’asta dall’Istituto di vendite giudiziarie. «Precisamente il 3 luglio – racconta l’uomo – mi sono recato a Capannori per vedere un appartamento che sarebbe andato all’asta il 7 luglio scorso. Con me un tecnico incaricato dall’Istituto, che era in possesso delle chiavi e che mi ha accompagnato per aprirmi».
«Una volta entrati – continua arrabbiato l’uomo – si notava che nell’appartamento c’erano dei mobili. Allora ho chiesto quale fosse la situazione precisa di questo appartamento per capire se dovesse essere liberato o se fosse realmente libero. È stato allora che il tecnico mi ha risposto che lì dentro aveva abitato un marocchino insieme alla sua famiglia, ma che comunque se ne erano già andati via». Il 7 luglio l’uomo vince l’asta e il 20 luglio versa i soldi all’Istituto di aste e chiede, a quel punto più che lecitamente, di poter avere le chiavi per accedere a quella che era appena diventata una sua proprietà.
«Con grande sorpresa mi rispondono che potrò avere le chiavi – racconta ancora basito l’acquirente – solo quando otterrò il decreto di trasferimento degli appartamenti, visto che ho acquistato anche quello di sopra». A sorpresa, il 14 agosto il nuovo proprietario viene avvisato da alcune persone del vicinato che il suo appartamento era occupato da una persona e decide per questo di mandaresubito una persona di fiducia a controllare. Per tutta risposta gli viene riferito che la persona segnalata dal vicinato altri non era che l’immigrato già inquilino in passato di quell’appartamento. Come vi era entrato? Con le chiavi, che lo stesso Istituto di vendite giudiziarie gli aveva consegnato.
«Quindi io che ho pagato l’appartamento le chiavi non le avevo – si sfoga l’uomo –, mentre a lui le chiavi le avevano date e a farlo era stato proprio l’Istituto di vendite giudiziarie. Ma tutto questo, mi chiedo, è regolare? Comunque ad oggi il mio appartamento è ancora occupato e ci vive dentro l’immigrato con tre figli e moglie e ha la sua bella Passat duemila parcheggiata fuori».