Bando tennis Mirafiume "Regole e procedure non applicate correttamente"

Accuse al Comune da una delle tre cordate. "Il giorno dell’apertura delle buste ci avvisano di una sospensione per chiarimenti a tutti i partecipanti".

Bando tennis Mirafiume  "Regole e procedure  non applicate correttamente"

Bando tennis Mirafiume "Regole e procedure non applicate correttamente"

Il Comune affida i campi da tennis di Mirafiume, ma scoppia la contestazione. A lavori di ristrutturazione ormai quasi ultimati, per quanto concerne le strutture esterne, l’amministrazione comunale ha proceduto, tramite gare di appalto, ad affidare la gestione dell’impianto di Mirafiume. Ad aggiudicarsi la gara è stata una società di quattro giovani residenti nella zona, nei comuni di Borgo a Mozzano e Bagni di Lucca. Due di loro hanno esperienza nel settore, gestendo da tempo all’ingresso di Valdottavo, nel comune di Borgo a Mozzano, un impianto di tennis integrato da un campetto di calcetto, bocce e un campo Padel.

Il gruppo aggiudicatario ha presentato un progetto di sistemazione completa dell’impianto, comprendente il rifacimento dei tre campi in terra rossa, la costruzione di un campo Padel, l’illuminazione e la fornitura dell’attrezzatura ai locali della ristorazione con apertura prevista fra un anno, primavera 2024.

A contendere l’appalto aveva concorso un’altra cordata formata da sette giovani di Bagni di Lucca, fra i quali Michele Tintori di Fornoli, che personalmente contesta la decisione della commissione del Comune che ha aggiudicato l’asta. Al bando aveva partecipato anche un terzo gruppo.

"La mia - spiega Tintori - è una riflessione personale da cittadino del comune di Bagni di Lucca. Con sei amici abbiamo deciso di partecipare al bando per l’assegnazione del Tennis Club Bagni di Lucca. Il giorno dell’apertura delle buste, giorno in cui viene dato il verdetto, quando la commissione si raggruppa per analizzare le offerte tecniche in seduta privata, veniamo chiamati tutti e tre i partecipanti e ci avvisano di una sospensione necessaria per poter chiedere chiarimenti a tutti i partecipanti. Una gara che deve dare un esito il giorno stesso dell’apertura delle buste non può essere sospesa! Le buste non possono essere lasciate aperte per 15 giorni. Questo è il primo elemento scorretto della procedura usata dal Comune."

"Nonostante ciò - aggiunge Michele Tintori - la valutazione del nostro progetto, che tra l’altro prevedeva l’apertura dell’impianto per fine giugno 2023, ci aveva visto comunque vincitori con 10 punti di vantaggio, ma anche in questa circostanza il Comune sbaglia nell’applicare i conteggi dell’offerta economica e concede l’affidamento al gruppo giunto secondo in graduatoria. Regole e procedure, insomma, che sono state disattese e non applicate correttamente: basterebbe questo per inficiare l’affidamento della gestione, contro cui sto riflettendo se fare o meno ricorso legale".

Marco Nicoli