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"Ayrton... mio cugino" A tu per tu con la parente "Un mito e un’ispirazione La sua storia parte qui"

Marisa Di Santoro, 72 anni, ha recentemente scoperto il legame con il grande pilota di Formula Uno, dopo uno studio dell’albero genealogico .

"Ayrton... mio cugino" A tu per tu con la parente "Un mito e un’ispirazione La sua storia parte qui"

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"Una piacevole sorpresa, fino a pochi giorni fa non avrei mai immaginato di avere una parentela, sia pure lontana con questo grande campione".

Marisa Di Santoro, 72 anni, ex assessore del Comune di Porcari, ha saputo del legame con Ayrton Senna attraverso le ricerche minuziose di Giampiero Della Nina. Il famosissimo volto della Formula Uno anni ’80, che con i suoi successi aveva fatto innamorare mezzo mondo, ha infatti origini italiane, e per la precisione proprio di Porcari. Dopo le attente ricerche, il legame sembra essere diventato chiaro, e anche i lontani parenti del pilota hanno fatto il conto con il loro albero genealogico.

"Se lo ha scoperto lui c’è da fidarsi perché è uno storico di notevole livello - aggiunge la donna - e pensate che in un primo momento ho creduto che si trattasse di uno scherzo, di una burla. Poi mi hanno fatto verificare l’albero genealogico e torna tutto. Il mio bisnonno era il fratello di quello di Senna. Raffaele, classe 1862, partì per il Brasile dove, ironia della sorte, sono stata qualche settimana fa, quando ancora non sapevo niente di tutto ciò. Si sposò e nacque Marcelina, la nonna del campione".

E’ felice di questa scoperta ? "Certamente, ne sono orgogliosa anche se per anni non ne abbiamo saputo niente. Tutto è nato da Wikipedia, tra le note bibliografiche era apparso che parenti materni del pilota di Formula Uno erano di Porcari. Sono sensazioni uniche. In effetti, come cantava Venditti, “che fantastica storia è la vita“".

Ma aveva comunque sentito parlare di Ayrton?

"Sì, un campione di quel livello è talmente al centro dell’attenzione mediatica che va oltre il proprio sport. Non ho mai seguito la Formula Uno, poco di altri sport, ma Senna rimaneva un mito, forse per la sua interiorità, i valori religiosi che si portava dietro. Eppoi la sua morte, il destino terribile di un eroe dei tempi moderni, anche se sono trascorsi 30 anni quasi da quel maledetto pomeriggio di Imola".

E’ favorevole a ricordarlo anche a Porcari con varie iniziative?

"Penso che la valorizzazione del territorio parta anche da questo, dopo la scoperta delle sue origini, credo che si possa fare qualcosa: statua, intitolazione piazza o strada. Vediamo. A Imola e in Sicilia lo hanno fatto. Un pezzettino del campione è anche nostro e siccome si trattava di una bella persona, perché non ricordarlo a dovere".

Ma i Di Santoro di Porcari sapevano di questa parentela nobile?

"Non credo proprio - conclude Marisa Di Santoro - , ma lo vedranno sui media e sicuramente sarà molto sorprendente. Io da oggi ho un motivo in più per essere orgogliosa delle mie origini".

Massimo Stefanini