Avanti col Museo Expo del Fumetto. Il Comune stanzia 700mila euro. A marzo l’affidamento dei lavori

La somma si va ad aggiungere ai 2 milioni forniti dal Ministero della Cultura, garantiti da Sangiuliano. L’obiettivo è porre il fumetto e i linguaggi di Lucca Comics al centro della strategia culturale e turistica.

Avanti col Museo Expo del Fumetto. Il Comune stanzia 700mila euro. A marzo l’affidamento dei lavori

Avanti col Museo Expo del Fumetto. Il Comune stanzia 700mila euro. A marzo l’affidamento dei lavori

Museo Expo del Fumetto, ecco altri passi in avanti in attesa che inizino i lavori previsti, salvo colpi di scena, nel marzo del 2024. L’amministrazione comunale ha costituito un fondo pluriennale vincolato per 700mila euro che si andrà ad aggiungere ai 2 milioni forniti dal Ministero della Cultura, come confermato recentemente anche dal titolare del discastero Gennaro Sangiuliano che è venuto in città durante Lucca Comics and Games per fare un sopralluogo proprio all’area dove dovrebbe sorgere il Museo, ovvero in una porzione della ex Manifattura.

L’Expo, nelle intenzioni della giunta Pardini, sarà un altro tassello della riqualificazione della storica area (sulla quale permangono comunque incertezze sulla destinazione in una sua fetta importante) e creerà le basi per porre il fumetto e tutti i linguaggi di Lucca Comics & Games al centro della strategia culturale e turistica della città, in un contesto comprendente servizi per il cittadino, attività commerciali, educative, professionali.I due milioni del Ministero arriveranno all’interno del Piano Strategico "Grandi Progetti Beni Culturali", che mira "al rilancio della competitività territoriale del Paese, intervenendo su beni e su siti di notevole interesse culturale e di rilevanza nazionale per i quali si rende necessario e urgente realizzare interventi organici di tutela, riqualificazione, valorizzazione e promozione culturale, anche al fine di rafforzare l’offerta turistico-culturale; gli investimenti del Piano strategico sono pertanto finalizzati a favorire l’incremento della domanda culturale nei siti di rilevanza strategica nazionale attraverso la realizzazione di interventi per la tutela, la conservazione, il potenziamento e la qualificazione dei servizi connessi alla loro fruizione".

Ora, ecco i 700mila euro che il Comune dovrà trarre dalle proprie tasche per riuscire a finanziare interamente il recupero i cui lavori di importo a base di gara sono circa 1,4 milioni e a cui si aggiungono l’incidenza della manodopera, i costi della sicurezza la progettazione, i collaudi e ancora altre voci. L’appalto, secondo quanto previsto dalla determina, avverrà mediante procedura negoziata senza bando, già avviata, con ricorso alla piattaforma telematica START e aggiudicazione mediante il criterio del minor prezzo. Si conta di arrivare a definire la scelta nel gennaio prossimo con la consegna dell’appalto entro marzo. A quel punto, potranno partire i lavori.