Artemisia, un piano per aprire il bar

Chiuso da oltre tre anni, il Comune studia un modo per farlo rivivere. Tra le idee c’è un progetto sociale

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Due scelte possibili per riaprire il bar al centro culturale Artemisia di Tassignano, chiuso da oltre tre anni, per difficoltà economiche legate alla pandemia. Diverse le proteste nel frattempo, per l’assenza di un esercizio commerciale che consentiva un ristoro alle numerose persone che quotidianamente frequentano la biblioteca. E’ lapalissiano che il luogo, pur molto attrattivo per il verde del giardino dell’ex Mattaccio, non è in una zona di passaggio e nemmeno sul lungomare di una località balneare. Difficilmente potrà accogliere un target di frequentatori tale da poter gestire un business di elevato guadagno. Il Comune di Capannori ha quindi guardato in faccia la dura realtà. L’ultimo proprietario ha gettato la spugna quando si è accorto che l’attività non produceva a sufficienza.

Anche perché, senza più il cinema estivo, sotto le stelle, i possibili e potenziali clienti erano rimasti appunto gli studenti. A questo punto il Municipio di piazza Moro sta valutando due opzioni. La prima è quella relativa ad una incentivazione per la gestione. Ad esempio un canone di locazione basso o, addirittura, azzerato, con costi limitati ed agevolazioni. La seconda, quella che è preferita dal sindaco Menesini e dalla giunta, è un progetto di natura sociale. In che senso?

Cucito su misura per un Ente o una associazione che volesse occuparsene con il coinvolgimento di ragazzi con disabilità. Come avviene anche a Lucca, con un paio di esperienze di successo.

I profili verrebbero selezionati dalla cooperativa o dall’associazione e si garantirebbe in un sol colpo formazione professionale per i giovani e, soprattutto, opportunità occupazionale di rilievo. Senza contare che verrebbe riaperto un servizio sul territorio, per gli utenti della biblioteca e durante i numerosi eventi culturali (presentazioni di libri, piccole esibizioni musicali), nelle varie sale presenti. Il tempo è trascorso da quando si sono allentati gli obblighi Covid. Prima era inutile ipotizzare il futuro, visti gli scenari, con le botteghe e i negozi che chiudevano. Adesso si sta lavorando per riaprire il bar. La seconda strada sembra davvero la più percorribile.

Massimo Stefanini