REDAZIONE LUCCA

Arriva “Centrali per te“. Enel apre le porte dell’impianto idroelettrico

A Piano della Rocca sabato appuntamento con la prima tappa nazionale del tour. Sessego: "Vogliamo creare momenti di dialogo e di coinvolgimento del territorio".

Arriva “Centrali per te“. Enel apre le porte dell’impianto idroelettrico

"Centrali per te", Enel Green Power apre gli impianti al territorio. Prima tappa nazionale sabato in Toscana, a Pian della Rocca, comune di Borgo a Mozzano.

Un viaggio lungo i binari dell’innovazione e della sostenibilità alla scoperta dell’energia rinnovabile idroelettrica, fonte antica e nobile, ma sempre capace proprio come l’acqua di rinnovarsi grazie al dialogo tra la natura e l’ingegno dell’uomo: è questo il senso dell’iniziativa.

Il primo appuntamento di questo tour sabato alla centrale idroelettrica di Piano della Rocca che ha una potenza di 22 MW, capace con i suoi due gruppi di produzione di soddisfare il fabbisogno elettrico di circa 30mila famiglie. Si tratta di un impianto di grande valore anche dal punto di vista storico, architettonico e artistico: realizzato all’inizio degli anni ’40 grazie al progetto dell’architetto Alfonso Gervaso e arricchito nel suo edificio in stile liberty dalle opere dello scultore Angiolo Vannetti.

La giornata di sabato vedrà l’apertura al pubblico a partire dalle ore 9.30 con ritrovo nel piazzale antistante la centrale: il personale tecnico di Enel Green Power guiderà i partecipanti, divisi in gruppi, in una visita che si snoderà dai locali di accesso con le opere d’arte e le aree di accoglienza fino alla sala quadri e alle zone operative dove si trovano i gruppi di produzione con le turbine.

"Con questo nuovo progetto di apertura delle centrali - spiega Massimo Sessego, responsabile area hydro centro nord Enel Green Power e thermal generation Italia - vogliamo creare momenti di dialogo e di coinvolgimento del territorio, sia per far conoscere il nostro grande patrimonio tecnologico, grazie al quale produciamo energia rinnovabile nel rispetto dell’ambiente, sia per condividere e favorire le ricadute di sostenibilità nelle comunità locali che abitano lungo le sponde del Serchio, il cui ecosistema è preservato grazie anche ai cosiddetti utilizzi plurimi delle acque raccolte negli invasi idroelettrici che, oltre ad essere utilizzate per la produzione di energia e restituite poi al corso del fiume, risultano utili per le attività irrigue, agricole, sportive, di turismo sostenibile, ma anche di sicurezza e valorizzazione delle aree naturalistiche".

Marco Nicoli