Apicoltori allarmati dalla vespa velutina

Migration

Quello che gli apicoltori della Garfagnana temevano, è accaduto. Il calabrone asiatico, detto anche vespa velutina, è arrivato. Infatti qualche giorno fa è stato rinvenuto e catturato il primo esemplare di Vespa Velutina in Garfagnana nel Comune di Pieve Fosciana ad un’ altitudine di 800 metri. La conferma è arrivata dal gruppo "Garfagnana vespa velutina", che ha la funzione di monitorare, individuare ed eliminare i nidi del nocivo imenottero, realizzato dagli apicoltori Mirko Bulgarelli e Federica Delfino (foto), in collaborazione con Comune di Pieve Fosciana, Unione Comuni della Garfagnana e Regione Toscana. Il due giovani apicoltori, formati nell’ambito del progetto "Life Stop Vespa", coordinato dal professor Marco Porporato del Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari dell’ Università di Torino, promotori di "Garfagnana vespa velutina", sono da qualche mese gli addetti al monitoraggio sul territorio garfagnino. Importante è che abbiano neutralizzato questo esemplare, con la speranza che sia stato un caso isolato.

Si fa appello a tutti gli apicoltori di controllare il territorio. Per eventuali segnalazioni è presente in rete una pagina Facebook intitolata: GarfagnanaVespaVelutina. Il recapito telefonico è 339 - 3275069 eo 333 – 4543343; e-mail: [email protected]. Il calabrone asiatico, detto anche vespa velutina, giunto dalla Francia, ha stazionato inizialmente in quasi tutta la Liguria e poi nella fascia costiera della Toscana, a partire dalla Versilia "E’fondamentale- spiegano Mirko Bulgarelli e Federica Delfino - l’ opera di monitoraggio del territorio a scopo preventivo. Se si interviene tempestivamente, si hanno buone possibilità di contenere e limitare il diffondersi della Velutina".

Perché è dannosa la vespa velutina? "Nutre le proprie larve con sostanze proteiche che riesce a procurarsi uccidendo le api e dunque la sua presenza porta alla scomparsa degli alveari. Inoltre si procura le sostanze zuccherine di cui necessita danneggiando i frutti sulle piante. In più è molto aggressivo e attacca in gruppo quando ci si avvicina al suo nido. La puntura del calabrone asiatico è molto pericolosa e può portare a conseguenze gravi". Come avviene il monitoraggio sul territorio? "Ora in Garfagnana è importante la collaborazione degli apicoltori per individuare tali nidi che sono di dimensioni notevoli, anche su alberi ad altezza elevata. Poi procedere all’installazione di trappole nel periodo primaverile e autunnale per la cattura delle regine che sono le sole in grado di generare. Infine tutti possiamo mettere nel giardino, appese agli alberi bottiglie di plastica, con un foro a pochi centimetri dal fondo con birra con grado alcolico di 4,5 – 4,7%".

Dino Magistrelli