REDAZIONE LUCCA

Al San Luca i letti ex Covid tornano al reparto di Day Surgery

Il direttore sanitario Lavazza: “Più capacità di accoglienza anche dal pronto soccorso e per il recupero degli interventi in attesa“

La “chirurgia di un giorno“ al San Luca ritrova la sua normalità. Grazie al rallentamento della diffusione dei casi Covid, da ieri il Day Surgery dell’ospedale lucchese torna alla sua destinazione d’uso originaria. Una giornata significativa per il “San Luca” e per i suoi pazienti perché i 25 posti letto, modulabili, presenti al secondo piano del monoblocco e utilizzati durante la pandemia per i pazienti Covid, sono nuovamente a disposizione della “chirurgia di un giorno” garantita da molte discipline: Chirurgia generale, Oculistica, Ortopedia, Otorinolaringoiatria, Ginecologia, Urologia, Odontostomatologia.

Questa modalità clinico-organizzativa consente di effettuare interventi chirurgici o procedure terapeutiche invasive, in regime di ricovero limitato alla sola giornata, a pazienti adulti e in età pediatrica, che possono poi ritornare subito nel proprio ambiente familiare, riducendo al minimo i problemi legati all’ospedalizzazione. Con la riconversione dei letti allestiti per l’emergenza in posti dedicati alle necessità chirurgiche l’ospedale torna ad assicurare la normale attività pre-Covid: nel reparto lucchese ogni giorno già alle ore 7 entrano i primi pazienti e vengono eseguiti nell’arco delle ore diurne circa 30 interventi chirurgici, la metà dei quali per problematiche di tipo oculistico (in questo caso vengono messe a disposizione dei pazienti delle moderne poltrone, invece dei letti).

Il piano di riorganizzazione è stato predisposto dalla Direzione sanitaria ospedaliera in collaborazione con i direttori di dipartimento e di struttura, i coordinatori infermieristici e tutto il personale interessato, che ha espresso grande soddisfazione per questa ripartenza. “E’ un passo importante - evidenzia il direttore sanitario dell’ospedale Luca Lavazza -, un passaggio verso, lo speriamo tutti, uno stabile ritorno alla normalità. I professionisti, sia i chirurghi che il personale infermieristico, hanno spinto molto per arrivare quanto prima a questo ‘ritorno al passato’ e appena è stato possibile abbiamo attuato tutte le procedure necessarie per un’operazione che permetterà sicuramente di migliorare il nostro percorso chirurgico“.

“L’aumento della nostra ‘capacità di accoglienza’ ci consentirà di far fronte al recente aumento di casi di traumatologia provenienti dal Pronto Soccorso ma soprattutto alle nuove esigenze della chirurgia – continua il direttore sanitario – , che sta portando avanti un consistente piano di recupero delle liste d’attesa, dopo l’inevitabile rallentamento che si è registrato nei momenti più complessi dell’emergenza. Stiamo dunque tornando gradualmente alle normali attività, con la riconversione di aree ospedaliere in setting più appropriati alle necessità attuali, conservando comunque una flessibilità nell’organizzazione“.