Africa senza pace: incendiata una sedia

L’episodio domenica notte al campetto di basket. La polizia ha già identificato alcuni ragazzini. Colpo di pistola, proseguono le indagini

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di Daniele Masseglia

"Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova". Bisogna scomodare il celebre teorema di Agatha Christie per decifrare quel che sta succedendo al quartiere Africa da alcune settimane a questa parte. Un quartiere "tranquillo" continuano a ripetere, ostinati, alcuni abitanti. Peccato che domenica, intorno a mezzanotte, il campetto da basket di via Bernini si sia illuminato a giorno. Non per le luci di Natale , ma per il rogo di una sedia di plastica appiccato da un gruppo di ragazzini già identificati dalla polizia del commissariato di Forte dei Marmi. Il caso vuole che il campetto si trovi proprio davanti alla casa della maestra colpita sabato notte (ma sul retro, lato monti) da un misterioso proiettile su cui la polizia sta indagando senza sosta.

Poco più a nord, al parco pubblico, sul pavimento di recente erano state impresse scritte offensive contro il comandante dei carabinieri di Marina. Più a nord, invece, in via della Svolta, si erano verificati l’aggressione a un 36enne – con sospensione della licenza per dieci giorni al circolo Assi – e l’incendio di due auto, a quanto pare per un corto circuito. Altro che indizi, Agatha Christie ci sarebbe andata a nozze. Partendo dal caso più recente di domenica, della sedia incendiata resta solo lo scheletro. Più un cumulo di materiale incenerito: dalla scatoletta di spatole per pittura alla confezione di Clenil beclometasone (un antinfiammatorio) e di fagioli borlotti. E poi involucri di pacchetti di sigarette e sacchetti. A pochi metri di distanza un accendino e un pallone da basket sgonfio. I ragazzini fermati dalla polizia sono tutti del posto: gli agenti devono capire se è stato un maldestro tentativo di riscaldarsi o un vandalismo.

Stesso discorso per il colpo di pistola sparato sabato sera contro la finestra di una maestra. La donna è ancora scossa, mentre la polizia sta ancora cercando di capire chi abbia maneggiato la pistola in maniera così sconsiderata e da dov’è partito il colpo. "Si parla di episodio accidentale – dice il sindaco Alberto Giovannetti – ma questi episodi accidentali, all’Africa, si stanno ripetendo spesso. Daremo seguito agli impegni presi con i residenti collocando due telecamere: vorremmo farlo entro fine anno. Inoltre è già stata rafforzata la presenza di agenti e militari, distribuendola in modo più omogeneo nell’arco della giornata per costruire un deterrente contro i malintenzionati e una risposta tangibile a quell’esigenza di sicurezza che è diritto sacrosanto dei cittadini. Ringrazio polizia, carabinieri e vigili urbani per essersi messi a disposizione".