DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Addio al fabbro-artista Bresciani

Aveva 80 anni ed era malato. Il ricordo del mondo dell’artigianato e del sindaco. I funerali oggi a Capezzano

di Daniele Masseglia

Maniscalco, fabbro-artista, artigiano. Giuseppe Bresciani racchiudeva in sé tante anime, contribuendo a diffondere la tradizione della Piccola Atene con la sua esperienza e sapienza manuale. Forgiava le sue creazioni nella ditta avviata oltre 40 anni fa in via Tre Luci, a Porta a Lucca, vantando collaborazioni con Mitoraj, Botero e moltissimi altri. Una vita al servizio dell’arte bruscamente interrotta due mesi fa, quando ha scoperto di avere un male incurabile. Il suo cuore ha smesso di battere domenica all’ospedale “Versilia“, all’età di 80 anni, lasciando il mondo dell’artigianato artistico orfano di uno dei suoi veterani.

Viveva a Capezzano Monte e il suo nome è legato alla “Bresciani Giuseppe snc“, specializzata nella lavorazione artistica dei metalli al servizio di architetti, artisti e istituti religiosi in tutto il mondo. "Un caro amico – scrive Adolfo Agolini della fonderia Mariani – e un grande artigiano. Abbiamo collaborato con lui per quasi 40 anni, eseguendo lavori importanti quali le porte delle cattedrali di Roskilde e Viborg in Danimarca e dei templi di Narayama. Abilissimo nella parte progettuale, lo era ancora di più nella realizzazione delle opere, anche con metodi tradizionali. Un vero artigiano nelle capacità e nel carattere, di quelli che non

potremo dimenticare: rimarrà per lungo tempo nella memoria di Pietrasanta". Anche Luca Pizzi, Jean Paul Sabatié e l’Atelier Mitoraj parlano di "triste giorno". Pizzi dice di dover molto della sua professionalità, tecnica e artistica, "a questo grande artigiano, nonché amico storico, che ha collaborato con Mitoraj e il suo studio per decenni, contribuendo alla realizzazione di progetti di fama mondiale: dalle porte di ’Santa Maria degli Angeli e dei Martiri’ a Roma alla porta della cappella del castello di Confoux". E così pure la fonderia Da Prato. "Beppe, come tutti lo chiamavamo – scrive Massimo Da Prato – era una persona sincera, un amico con cui discutere di ogni cosa. Ma soprattutto un grande artigiano con un bagaglio di esperienze e un’inventiva senza uguali. Sapeva consigliare e trovare le soluzioni per i lavori più difficili e complicati". Infine il sindaco Alberto Giovannetti: "Apparteneva a quella generazione di ragazzi cresciuti in bottega, portatore di un sapere che si trasferisce solo con presenza, passione e lavoro. Tra le sue dita i metalli si lasciavano accarezzare: sapeva modellare, come pochi altri, desideri, progetti e sogni di artisti, architetti e committenti". Bresciani lascia la moglie Rosa Linda Viviani, i due figli Alessandro e Lara, le sorelle, il fratello e numerosi parenti. I funerali si terranno oggi con partenza alle 14.30 da “La Piramide“ e la messa alle 15 nella chiesa di San Rocco a Capezzano Monte.