20mila euro a Puccini e la sua Lucca L’opposizione: “Cambiale elettorale“

Il centrosinistra critica la decisione dell’amministrazione Pardini e contesta anche le scelte sulle nomine

20mila euro a Puccini e la sua Lucca  L’opposizione: “Cambiale elettorale“

20mila euro a Puccini e la sua Lucca L’opposizione: “Cambiale elettorale“

Centrosinistra all’attacco della giunta guidata da Mario Pardini. Nel mirino del Pd, Lucca Futura, Sinistra Con, Lucca è un grande Noi, Lucca Civica-Volt-Lucca è Popolare e Europa Verde - Verdi Lucca, la scelta "di contribuire con 20 mila euro al Festival Puccini e la sua Lucca di Andrea Colombini".

Si legge in una nota dell’opposizione: "Continua la serie di cambiali politiche pagate dal sindaco di Lucca e dalla sua amministrazione per il sostegno elettorale ricevuto un anno fa: quando si esauriranno questi debiti e si comincerà a governare nell’interesse della maggioranza dei lucchesi, anziché per fare contenti amici e sodali?". Prosegue l’attacco: "A quasi un anno dall’insediamento della giunta, abbiamo capito che Mario Pardini è un uomo di parola; non si può certo negare che non sia stato generoso con chi lo ha sostenuto in prima o in seconda battuta: infatti – proseguono – dapprima ha gestito il rinnovo delle partecipate delegando ai partiti della destra la scelta dei vari presidenti e membri dei Cda pubblici sulle base dei diktat dei partiti della maggioranza; è cosa nota che le singole scelte, solo formalmente fatte dal sindaco, sono in realtà state appaltate a questo o quel partito che ha ritenuto di dispornecon discreto grado di libertà. Fino al punto di produrre nomine illegittime o borderline con tanto di passi indietro". Toni duri da parte dell’opposizione che va avanti: "Successivamente si è pensato di elevare a rango di evento della cultura cittadina il festival di Casapound, l’Augusta, che fino all’anno scorso risultava una iniziativa di partito".

Per il centrosinistra, "il suo corposo bottino elettorale appare al sicuro in una coalizione dove i suoi soci lo lasciano spadroneggiare, ignari del fatto che fra qualche tempo potrebbero essere proprio loro a pagarne il conto". Ancora una stilettata: "Che dire dei cosiddetti civici, le cui battaglie di principio sulla tutela dei beni pubblici e sulla partecipazione sono state provvisoriamente messe in stand by, così come le promesse sulla Manifattura o i bellicosi propositi contro gli assi viari, in cambio della presidenza del Teatro del Giglio, della gestione dei soldi del biennio Pucciniano e di qualche altro incarico?".

Mau.Guc.