Lucca, 2 novembre 2023 - "Lucca è un posto magico, mi piace tantissimo". Tra gli ospiti più attesi dell'edizione 2023 di Lucca Comics&Games c'è senza dubbio dil sensei (maestro in giapponese ndr) Naoki Urasawa, uno dei mangaka più famosi al mondo grazie alle 140 milioni di copie vendute. Tra le sue opere più apprezzate ci sono Monster, 20th Century Boys, Happy e Pluto, ei veri e propri cult del mondo manga. L'autore ha incontrato la stampa in un evento molto ristretto, rispondendo alle domande dei presenti, rapiti dalla poetica del maestro.
E' felice di essere al Lucca Comics&Games?
"Molto, è una manifestazione molto importante e sono felice di essere in città. Questa per me è anche una ricorrenza particolare, visto che 20th Century Boys festeggia il suo quarantesimo compleanno, e non credo che ci sia posto migliore di questo per celebrarlo".
L'ambientazione è sempre molto importante nella sua opera, le piacerebbe ambientare qualcosa a Lucca?
"Questa città è fantastica, mi sta piacendo davvero tantissimo, la guardo di continuo. Andando in giro sembra proprio che ti chieda di essere rappresentata sul foglio per l'ambientazione speciale. Se avessi bisogno in futuro di ambientare qualcosa in Italia o in Europa, sicuramente userei qualcosa di Lucca perchè mi ha rapito. Infatti sto continuando a fare foto per non dimenticarmela (ride ndr)".
Come ha iniziato a disegnare ? C'è qualche opera che l'ha cambiata particolarmente?
"Ho fatto i miei primi disegni a 5 anni, con uno stile abbastanza infantile, ma sui cui ho lavorato. Già a 8 anni ero arrivato ad un livello che devo dire essere molto simile a quello attuale, non credo di averlo cambiato più di tanto nel resto della mia vita. L'opera che mi ha cambiato di più è stata senza dubbio La Fenice, che ho letto a 13 anni e mi ha fatto capire che quella doveva essere la mia strada".
Ha tantissime ispirazioni, sia dal mondo del cinema che della scrittura, chi sono i suoi autori preferiti?
"Ci ho pensato un po', ma negli ultimi 20 anni sto leggendo solo Stephen King, devo dire che è stato sicuramente un modello e una grande ispirazione. Per quanto riguarda il cinema sono tantissimi gli autori che mi piacciono molto e da cui mi sono fatto ispirare, diciamo però Kurosawa, i fratelli Coen, Wenders e Bogdanovic".
Come nascono i suoi personaggi?
"Mi piace raccontare storie che partano da un punto e creare personaggi che seguano un percorso prestabilito. Quando disegno un manga parto sempre dall'idea del finale e poi ci costruisco la storia intorno, anche se alle volte passano anni dal primo capitolo all'ultimo, quindi le cose cambiano anche in corso d'opera. I miei personaggi mi piacciono "reali", trovo ispirazioni ovunque. Ricordo una volta che dopo settimane in cui non riuscivo a disegnare un'anziana, sono andato al supermercato e ho trovato il volto che cercavo in coda".
Ha già progetti per le prossime opere?
"Non ci sto pensando in questo momento. Sicuramente mi piace continuare a raccontare le storie a modo mio, che partano da un fatto comico o comunque emozionante, che lasci qualcosa in chi legge. Io credo di aver fatto sempre manga thriller o comunque di mistero, anche quando il tema era più sportivo. E credo anche di dire basta ai remake dopo Pluto, che mi ha fatto venire l'orticaria".