REDAZIONE LA SPEZIA

Vittoria a tavolino allo Sterlino l’11 giugno del 1944 Match deciso nel finale dallo spezzino doc Rostagno

Bologna, domenica 11 giugno 1944. A dispetto del calendario, pioveva e faceva freddo. Dal lunedì precedente gli americani erano a Roma, alla fine dell’estate i tedeschi saranno sulla Linea Gotica. In una città gravemente danneggiata dai bombardamenti americani impazzava la guerra civile in versione terroristica, narrata da Tobino in “I Tre Amici”. Eppure si giocò. Non al maestoso “Littoriale” requisito dai nazisti, ma nel piccolo Sterlino che vide nel 1925 il primo scudetto rossoblù e l’ultima apparizione spezzina in Prima Divisione. Bologna-Spezia, andata della finale emiliana, in palio la sfida con la vincente toscana per andare al girone finale di Milano, ma la guerra tagliò il programma. Fu una partita cattiva, decisa nel finale da uno spezzino doc come Rostagno, che segnò in sospetto fuorigioco. Proteste, invasione di campo, aggressione all’arbitro, fucilate delle Brigate nere, calma ristabilita. Fu decretato lo 0-2 a tavolino per gli Aquilotti e i rossoblù non si presentarono per protesta al ritorno fissato a Carpi. L’unica vittoria in campionato a Bologna aprirà così le porte della gloria.

Mirco Giorgi