REDAZIONE LA SPEZIA

Platek: "Un errore grave e inaccettabile"

La rabbia della società per il ko con la Lazio causato da un gol in fuorigioco. "Possibili ripercussioni sulla stagione". Pairetto e Nasca sospesi

Lo Spezia non ci sta. In questi giorni i dirigenti aquilotti hanno contattato, ovviamente nel rispetto delle modalità e dei canali consentiti, i vertici dell’Aia per manifestare il loro disappunto su quanto accaduto nel corso di Spezia-Lazio, con i clamorosi errori commessi dall’arbitro Pairetto, dal Var Nasca e dallo stesso guardalinee lato gradinata riguardo il netto fuorigioco di Acerbi non rilevato. Il presidente Philip Platek, non avvezzo a esternazioni urlate, ieri è sbottato: "Sabato è stato commesso un errore grave e inaccettabile – ha affermato –, specialmente con l’ausilio delle moderne tecnologie che costano alla Lega milioni di euro e che promettono di consentire uno svolgimento regolare degli incontri, eliminando clamorose sviste arbitrali che possono condizionare non solo il risultato di una partita, ma di una stagione intera".

Chiaro il riferimento ai punti interrogativi che stanno arrovellando le menti di tutti: perché Pairetto ha disposto la frettolosa continuazione della gara? C’è stata una interlocuzione con il Var Nasca? Perché il Var Nasca non ha evidenziato a Pairetto il fuorigioco di Acerbi?

Nasca non si è accorto che il penultimo difendente non era Reca, in linea con il laziale, bensì Nikolaou? Il numero uno aquilotto ha poi posto l’accento sulla decisione dell’Aia di sospendere fino al termine della stagione Pairetto e Nasca.

"Accogliamo con soddisfazione il provvedimento dell’AIA – ha spiegato Platek –, con la quale in questi giorni sono stati intrattenuti dialoghi continui nel rispetto delle vie istituzionali concesse, per avere spiegazioni in merito a un episodio inverosimile che non poteva essere derubricato a semplice errore di valutazione, dato che si tratta di un errore causato da superficialità nell’attuazione delle procedure relative al protocollo VAR che, a sua volta, ha comportato un’errata analisi dello svolgimento dell’azione, con la posizione di Acerbi considerata erroneamente valida nonostante le tecnologie all’avanguardia presenti nelle sale di Lissone". "Non è nello stile di questo club protestare platealmente – ha continuato il presidente –, ma quando certe decisioni possono avere ripercussioni sull’esito di un’intera stagione, vanificando il duro lavoro quotidiano di centinaia di persone, è impossibile non far sentire il proprio dissenso, nel rispetto della storia di questa società, della città e dei suoi tifosi. Auspichiamo che in questo finale di stagione non vi siano ulteriori episodi penalizzanti, che ci sia un deciso miglioramento nell’utilizzo della tecnologia e che il regolamento, chiaro e a disposizione di tutti, venga sempre applicato uniformemente e in maniera corretta, avvalendosi anche del VAR, che non può però essere strumento penalizzante e discrezionale, ma che al contrario deve certificare e aiutare il direttore di gara ad applicare in maniera corretta il regolamento, senza se e senza ma". La chiosa è un invito a guardare avanti: "Dal canto nostro, non possiamo tornare indietro nel tempo, rigiocare la partita o cambiarne il risultato, pertanto non possiamo far altro che concentrarci sui prossimi impegni, consci che il traguardo a cui ambiamo è vicino, ma non ancora raggiunto e che per tagliarlo al più presto tutti noi dovremo continuare a dare tutto ciò che abbiamo senza risparmiarci, con i calciatori e lo staff sul campo e il nostro pubblico a spingerli dagli spalti ancora una volta".

Fabio Bernardini