
Alessio Barletti
Cambio al timone dell’Asd Magrazzurri dopo l’addio di Marco Corrado, passato alla guida del Rivasamba. Sulla panchina della prima squadra è arrivato Alessio Barletti, che è stato promosso dopo aver ricoperto il ruolo di vice allenatore e che avrà il compito di gestire al meglio il gruppo, cercando di ben figurare nel campionato tutt’altro che scontato di Promozione Ligure.
Mister com’è stato il primo approccio nel nuovo ruolo?
"Decisamente molto positivo. Sinceramente non mi aspettavo un’accoglienza del genere. I ragazzi si sono dimostrati subito contenti della decisione presa della società e mi hanno fatto sentire il loro supporto. Dopo un tecnico navigato e di grande esperienza come Corrado pensavo che i ragazzi potessero avessero qualche perplessità. Invece non è stato così. Certamente con il mio arrivo si sentiranno più responsabilizzati".
La società cosa le ha chiesto?
"Il primo obiettivo richiesto è quello di mantenere la categoria, cercando di dare sempre il massimo in ogni partita".
Il mercato è stato concentrato più sulle riconferme o sui nuovi acquisti?
"L’ossatura della squadra è stata mantenuta. Qualche innesto è comunque arrivato, come l’attaccante Zakaria dalla Bolanese e un difensore. Poi aggregherò in prima squadra qualche ragazzo del settore giovanile nella speranza che possa essere maturo per fare un balzo di crescita".
Per lei si tratta di una bella promozione. Ci racconta le sue precedenti esperienze?
"Inizialmente ho lavorato un anno a Ceparana nel 2019 tra la Prima e la Seconda Categoria. Poi nel 2020 sono passato ad allenare il settore giovanile della Santerenzina per poi approdare al Magrazzurri al fianco di Corrado. La sua partenza è stata un fulmine a ciel sereno, ma giustamente ha seguito la sua strada. Ha colto al volo la possibilità di salire in Eccellenza. Una grande opportunità per lui e a questo punto anche per me".
Ha qualche ringraziamento da fare?
"Ci tengo a ringraziare la società per la fiducia che mi ha dato e per aver scommesso su di me. Poi ringrazio mister Corrado perché lavorare con lui è stato un percorso di crescita sia in campo che sotto l’aspetto umano".
Ilaria Gallione
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