REDAZIONE LA SPEZIA

Il Verona si presenta col 3-4-2-1 Gaich davanti a Lazovic e Ngonge

In trasferta gli scaligeri hanno conseguito solo quattro punti con sette sconfitte, rendimento esterno peggiore della serie A.

Tra le varie insidie del match odierno, il tecnico del Verona Marco Zaffaroni, che insieme a Salvatore Bocchetti è alla guida della formazione gialloblù dallo scorso 11 ottobre a seguito dell’esonero dell’ex aquilotto Gabriele Cioffi, non ha nascosto che vi sarà il fattore ambientale: "Il ‘Picco’ è uno stadio particolare, la linea di fondo è vicina agli spettatori, si sente il tifo. Loro saranno spinti da uno stadio pieno, ma sappiamo che avremo anche noi un grande sostegno". Il trainer si è poi soffermato sulla valenza del match: "Una partita importante ma non decisiva". Non sono mancati gli elogi per Nzola: "È un giocatore importantissimo, decisivo e determinante". Il Verona occupa il 18° posto in classifica con 17 punti: quattro le vittorie, cinque i pareggi, quindici le sconfitte. Similare allo Spezia la tenuta difensiva, con 37 gol subiti a fronte dei 41 degli Aquilotti. Analogie anche per ciò che riguarda la prolificità offensiva: venti gol per i veronesi, ventuno per i bianchi. Lontano dal ‘Bentegodi’, l’Hellas ha conseguito solo quattro punti (quattro pareggi e sette sconfitte), vale a dire il peggior rendimento esterno nel campionato. La squadra scaligera dalla 19ª alla 22ª giornata ha rosicchiato 6 punti proprio agli Aquilotti, riportandosi in piena corsa per la salvezza, salvo poi ripiombare in crisi di risultati nelle ultime due partite, con le sconfitte contro Roma e Fiorentina. Il sistema di gioco sarà il 3-4-2-1. Davanti al portiere Montipò giocheranno Dawidowicz (in ballottaggio con Coppola), Hien e Magnani. In mediana spazio a Tameze e Duda con Faraoni e Doig ai lati. Sul fronte offensivo Lazovic e Ngonge a ridosso di Gaich preferito a Lasagna. Out gli attaccanti Henry e Dijuric.

Fabio Bernardini