Giuliano e una città nel cuore "Spezia più forte, farò il tifo in tv"

"In queste partite ’secche’ servono grinta e coraggio. Sono legatissimo al Golfo:. qui sono nati i miei figli".

di Fabio Bernardini

"Spezia sei più forte del Verona, il coraggio e l’unità le armi per conquistare la salvezza". L’incoraggiamento speciale ai bianchi arriva da Ferdinando Giuliano, uno degli artefici della vittoria dello Spezia ai playout, nel 2007, contro il Verona.

Giuliano, torna lo spareggio Spezia-Verona, vede analogie con il playout del 2007 che valse la salvezza in Serie B?

"No, perché sedici anni fa le sorti si decisero in due partite, tutto era differente. Ora è un punto interrogativo, chi avrà più forza, energia, stimoli potrà portarsi a casa questa salvezza. Speriamo che il risultato finale arrida allo Spezia, me lo auguro di cuore perché in riva al Golfo ho vissuto gli anni più belli da calciatore. Dopo il Napoli, la mia squadra del cuore è lo Spezia: li sono nati i miei figli, la città ce l’ho dentro di me".

C’è rammarico per non aver raggiunto la salvezza diretta nel corso della regular season.

"Il dispiacere è che lo Spezia sia arrivato all’ultima partita a giocarsi la salvezza, avrebbe dovuto racimolare i punti prima per garantirsi la Serie A. Purtroppo il destino ha deciso questo, il pallone ti dà e ti toglie. Non bisogna, comunque, dimenticare che il Verona vinceva contro l’Empoli fino al 94’, se non ci fosse stato il pareggio dei toscani saremmo qui a parlare di retrocessione. Quindi bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno e accontentarsi. Ci sarà quest’ultima battaglia dove occorrerà tirare fuori tutte le energie, sarò il primo tifoso incollato davanti alla tv".

Come ha visto le Aquile a Roma?

"Ho visto una squadra gagliarda, tosta. Se nello spareggio i bianchi disputeranno la stessa prestazione dell’Olimpico potranno battere il Verona. Sulla carta lo Spezia è molto più forte dell’Hellas, un attaccante come Nzola gli scaligeri non ce l’hanno".

Come si prepara una partita del genere dal punto di vista psicologico e fisico?

"Dal punto di vista fisico ormai i valori sono assodati, è sull’ aspetto caratteriale e emotivo che occorrerà lavorare, chi ha esperienza dovrà metterla a disposizione della squadra. Nella vita, come nello sport, bisogna avere coraggio, gli Aquilotti dovranno giocare a testa alta, altrimenti avranno già perso in partenza. Noi nel 2007 eravamo un grande gruppo, sarà fondamentale arrivare a questa partita con l’unità di tutte le componenti, per questo spareggio dovranno essere tutti una cosa sola per forza, altrimenti non se ne viene fuori".

Ci sarà un altro esodo di tifosi, ritiene la tenacia e orgoglio propri degli spezzini potranno essere trasmessi ai giocatori?

"Sicuramente, ma si tratta di elementi caratteriali che devono scattare dentro agli atleti. La paura a volte fa 90, bisogna sgombrare la mente e dare tutto"