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Da Follo agli Stati Uniti. Matteo sogna col basket

Amadori, playmaker classe 2006, è volato in Alabama per giocare e studiare. Pronto al debutto nel campionato delle scuole. "Mi aspetto una bella annata".

Da Follo agli Stati Uniti. Matteo sogna col basket

Da Follo ha spiccato il volo verso i parquet a stelle e strisce: una favola cestistica, quella del giovane Matteo Amadori, classe 2006, che sta vivendo un’avventura di vita e di sport a Birmingham nello Stato dell’Alabama. Playmaker di 183 cm, è approdato negli Stati Uniti forte di importanti trascorsi e di una passione trasmessa in casa: il nonno Attilio, presidente, e il papà Andrea sono anima e cuore del Follo Basket, in cui il giovane ha militato fino all’età di 11 anni, quando si è trasferito a Cantù con la famiglia. In tanti, nel centro della bassa Val di Vara, lo ricordano sugli spalti ad assistere alle partite della prima squadra quando aveva pochi mesi in braccio al papà, alla mamma Valentina e ai nonni. Un amore destinato a sbocciare. Proprio nella città lombarda, che ha scritto pagine importanti del basket nostrano, Matteo ha militato per sei anni nel Progetto Giovani Cantù: ha giocato nelle categorie d’eccellenza, vincendo diversi titoli e tornei e ha fatto parte della selezione che partecipa al prestigioso torneo Bulgheroni, il trofeo delle giovani leggende di Varese insieme ad alcune delle più quotate squadre europee. Inoltre, nell’ultima stagione in Italia ha partecipato al campionato under 17 Eccellenza e all’Italy Cup, la Coppa Italia del basket, e si è laureato vicecampione Italiano ai giochi studenteschi con la selezione lombarda. Un oceano di distanza e un nuovo sogno si avvera per lui: dopo esser partito per gli Usa in estate, in questi giorni esordirà nel campionato nazionale delle high school americane dopo aver superato gli allenamenti di prova.

È così approdato alle Eagles della Oak Mountain School, le aquile dello stato dell’Alabama: qui frequenterà il quarto anno delle scuole superiori e vivrà il suo sogno americano. "Fin dal primo giorno – racconta Matteo dagli Stati Uniti – ho notato alcune differenze in allenamento nello stile di gioco: bisogna abituarsi e cercare di entrare bene in nuovo contesto e lo sto facendo in punta di piedi, per conquistare anche la fiducia della squadra. Mi aspetto una bella annata e spero che ci toglieremo qualche soddisfazione". Questo talentuoso playmaker, caratterizzato da un’ottima visione di gioco e un significativo qi cestistico, è pronto all’esordio; il suo rientro in Italia è previsto per giugno, dove lo aspetta l’ultimo anno delle giovanili da disputare insieme al Progetto Giovani Cantù. Matteo è il terzo atleta canturino impegnato nell’avventura nella terra del basket, dove indosserà la canotta numero 4. La società lombarda continua a sostenere il suo atleta: "Bravissimo Matteo, faremo tutti il tifo per te! Keep flying high like an eagle!" si legge sulla pagina Fb del Pgc.

Chiara Tenca