
Tre degli elementi del Contemporary Noise Ensemble
La Spezia, 7 aprile 2020 - Poco tempo prima del lockdown, sono stati protagonisti di una serata speciale in città: alla mediateca regionale ‘Fregoso’, avevano musicato dal vivo il film di Martin Scorsese ‘Taxi driver’.
Un connubio fra arti particolarmente apprezzato, che avrebbe dovuto esser seguito da altre esibizioni nel mese di marzo, anch’esse cancellate dall’emergenza Covid 19.
L’unica via di fuga, in quest’epoca di isolamento, è garantita dalla rete. E allora, perché non continuare a far risuonare le loro note tramite il web?
Detto, fatto: il Contemporary Noise Ensemble, formazione musicale modulare composta da musicisti spezzini, ha eseguito, postando il video sul social Facebook, un pezzo composto appositamente per i loro follower.
Con due caratteristiche speciali: la prima è l’ispirazione, tratta dalla condizione della quarantena, la seconda è la possibilità di sceglierne il titolo. Due le alternative, collegate alla mancanza di libertà e all’isolamento: ‘Need for air’ ed ‘Escape room’.
Per ora, la più gettonata è la prima, forse anche per il riferimento a quella boccata d’aria che manca a tutti noi.
“Ognuno ha suonato nella propria casa, poi abbiamo assemblato; è una sorta di improvvisazione, fuori stile rispetto all’avanguardia a cui ci dedichiamo di solito. Lo stile è minimale, ripetitivo, semplice: deve rimanere impresso il lato più melodico ed accessibile della nostra musica, che come di consuetudine, è basata sull’improvvisazione. Il risultato è orecchiabile, parole che in una situazione normale potrebbe far rizzare le orecchie ai componenti dell’Ensemble” spiegano con ironia i musicisti coinvolti.
Si tratta di Roberto Pelosi (chitarra), Giacomo Mornelli (sax), Giovanni Colliva (clarinetto) e Paolo Porto (pianoforte), quattro dei sei membri di una formazione in cui gli artisti si alternano secondo il progetto.
“Volevamo farci sentire dai nostri amici, chissà, forse anche rassicurarli. Dopotutto, la musica ha il potere di fare questo. Niente può intaccare la magia di uno strumento che vibra, anzi, paradossalmente, in queste situazioni la musica amplifica il proprio carico emozionale. Abbiamo voluto coinvolgere i nostri amici in questa operazione e anche solo scegliere il titolo può voler dire collaborare”. Un momento di pausa dalle lezioni (tutti i partecipanti all’esecuzione del brano sono insegnanti alle scuole medie e stanno seguendo i loro alunni in videoconferenza, ndr), che sta avendo buoni riscontri. In attesa di battezzare questa loro speciale creazione.
Chiara Tenca