REDAZIONE LA SPEZIA

Due anni per violenza sessuale. Condannato l’ex dirigente del Cnes

Assolto dall’accusa di stalking

Ugo Terracciano

La Spezia, 28 settembre 2019 - Lo stesso pubblico ministero Claudia Merlino, non ritenendo ci fossero le prove sufficienti, aveva chiesto l’assoluzione per entrambi i capi di imputazione: violenza sessuale e stalking nei confronti di una funzionaria a lui sottoposta. Ma ieri il collegio giudicante presieduto da Gianfranco Petralia, con a latere Marinella Acerbi e Stefania Letizia, dopo due ore di camera di consiglio, ha riconosciuto Ugo Terracciano, 59 anni, originario di Forlì, ex comandante del Centro nautico e sommozzatori della Polizia di Stato, colpevole di violenza sessuale. E’ stato condannato a due anni, pena sospesa, con interdizione dai pubblici uffici. Assolto invece con formula piena per il reato di stalking, perché il fatto non sussiste.

I fatti risalgono al 2012 e tutto sarebbe partito da una lettera anonima, recapitata in Procura, su varie questioni tribolate all’interno del Cnes. A tre anni dal rinvio a giudizio, con un trentina di testimoni ascoltati durante le numerose udienze, sembrava che il processo avesse preso una piega favorevole per l’ex dirigente del Cnes, difeso dagli avvocati di fiducia Carlo Nannini e Maria Chiara Ermini. Terracciano nel frattempo ha lasciato la polizia, andando in pensione, ora è docente di criminologia alla sede distaccata di Forlì dell’università di Bologna.

Durante il dibattimento, i testimoni colleghi di lavoro si erano divisi, chi a favore dell’ex dirigente, chi invece della funzionaria che avrebbe subito le molestie sessuali e lo stalking. Per questo, non essendo stata raggiunta la prova certa, il pm Merlino aveva ritenuto di appellarsi al 2° comma dell’articolo 530 del codice penale. Ma in camera di consiglio, evidentemente, il collegio ha dato peso alla testimonianza della vittima, difesa dall’avvocato Alessandro Civitillo, che aveva respinto con fermezza le avances del superiore. Lei, durante la deposizione, aveva raccontato cosa sarebbe accaduto: «Mi ha toccato le mani, per poi passare alle braccia e poi finire sul seno. Dopo, anche sotto il punto di vista psicologico non ero più io, non sono riuscita ad avere rapporti sentimentali duraturi». Di diverso avviso la difesa, che ha provato a smontare quanto detto dalla ex collega di Terracciano, il quale si ritiene completamente innocente e vittima di un complotto: «A me sembra – ha detto Nannini – che all’epoca della sua denuncia aveva parlato soltanto di braccia e mani, nient’altro». Secondo l’accusa Terracciano l’avrebbe «afferrata... palpeggiandola, abbracciandola e avvicinando la sua bocca». Fino a toccare quella della vittima. Il pm Merlino sostiene che, poi, l’uomo l’avrebbe trattenuta per un braccio, tentando di impedire che uscisse dalla stanza.

Il collegio ha invece assolto con formula piena l’ex dirigente del Cnes dall’accusa di stalking. Dopo il rifiuto delle avances, Terracciano secondo l’accusa avrebbe esautorato la funzionaria, sollevandola dagli incarichi che avrebbe affidato a poliziotti di grado inferiore «emarginandola, vietando agli ispettori di rivolgersi a lei, ignorandola durante le riunioni con i vari responsabili degli uffici». Gli avvocati Carlo Nannini e Maria Chiara Ermini, nella loro arringa, hanno invece sostenuto che la funzionaria non era stata affatto demansionata, semmai avrebbe ricoperto anche incarichi non specifici per il suo grado, come la guida della squadra nautica e la responsabilità del personale. Il tutto supportato da una perizia dell’ex vice capo della polizia Fulvio Della Rocca. I legali hanno annunciato ricorso sulla condanna per violenza sessuale. Le motivazioni saranno rese note tra 90 giorni. «Non è bastato convincere il pm per essere assolti – ha comentato l’avvocato Nannini – la vittima peraltro non s’è nemmeno presentata in aula. Ma andremo avanti fino alla verità».

Massimo Benedetti