
Marco Vignudelli, 67 anni, originario di Follo, come della bassa Val di Vara dove è stato sindaco dal 1985 fino al 2004, successivamente assessore provinciale al Personale, all’Organizzazione, alla Caccia e alla Pesca; per 35 anni a contatto diretto con le imprese in qualità di responsabile credito della Confartigianato.
Per quanti anni vive solitamente a tempo pieno a Porto Venere?
"Da circa venti, ogni anno, stabilmente, da maggio ad ottobre. D’inverno passo poi molti week end nel borgo, in pieno relax con gli amici e facendo lunghe passeggiate".
E’ bastato per capire criticità e bisogni del territorio?
"Assolutamente si. Il programma ne è lo specchio fedele, nasce dalle interlocuzioni con la gente oltre da ciò che ho visto con i miei occhi e ho studiato sulle carte. Il programma riporta in modo preciso e puntuale le criticità e le soluzioni".
Dice che sceso in campo sollecitato da tanti amici e gente comune. Non crede che il frazionamento di liste possa risolversi in un assist per la lista di continuità del centrodestra?
"Verissimo, solo la spinta di tante persone e di tanti amici mi ha spinto a candidarmi. E Le confesso che molti amici e persone che hanno sempre votato per la lista Cozzani questa volta mi appoggiano perchè molto critici sull’operato dell’amministrazione uscente. Mi sono candidato perché nel mio gesto non ci sono ambizioni politiche, ma solo il desiderio di lasciare un segno positivo anche in questo Comune. Sicuramente l’alleanza può fare la forza. Ci abbiamo provato. Non ci siamo riusciti. Citando Churchill, l’ottimista vede opportunità in ogni pericolo".
Andrà sabato alla manifestazione in Palmaria?
"Sono solito guardare le carte prima di esprimere giudizi. Una cosa è certa. Il Comune su quell’area poteva esercitare una prelazione e non l’ha fatto".
Elemento chiave del programma?
"Ascoltare e vivere fra la Gente, per rimarginare una ferita profonda fra i cittadini e l’istituzione Comune. Simbolo e slogan “Insieme alla gente” sono l’emblema di un agire".
Politico di riferimento?
"Sandro Pertini, una persona eccezionale e unica".
Posizione sullo stabilimento di Gnl Italia a Panigaglia?
"Impensabile la dismissione: il terminal corrisponde al bisogno energetico del Paese. Lo sviluppo dei nuovi progetti deve essere accompagnato dalle garanzie sulla sicurezza e da una trattativa che produca benefici nel territorio".
Cosa farà come primo atto se dovesse vincere?
"Prima devo vincere. Poi dirò cosa faremo nei primi 100 giorni".
Corrado Ricci