MARCO MAGI
Cronaca

Una pista per sognare. Il patron della Duferco ora pensa in grande: "Un bis al Montagna"

Leporati incassa il successo e guarda al futuro: "Con Mei possiamo ripeterci". E sulla suggestione di un passaggio di proprietà del campo: "Magari...".

Una pista per sognare. Il patron della Duferco ora pensa in grande: "Un bis al Montagna"

All’Atletica deve tanto Federico ‘Chicco’ Leporati. E viceversa. Il popolare direttore tecnico dell’Atletica Spezia Duferco, attuale responsabile nazionale Fidal del settore mezzofondo, fondo, maratona e corsa in montagna, è stato, attraverso la società spezzina, il ‘braccio’ della Federazione nell’organizzazione dei Campionati assoluti italiani di atletica leggera, di scena lo scorso weekend al Montagna.

Facciamo un primo bilancio sportivo.

"Nonostante alcune defezioni inaspettate come Jacobs, il livello degli atleti è stato altissimo. E così le prestazioni, grazie ad una pista di grandissima qualità. Tanti record personali abbassati e l’elogio, tra i vari, di un’eccellenza mondiale come Fabbri, ne danno il peso e la misura".

Cosa avrebbe detto lo scomparso Norberto Capiferri?

"Avrebbe pianto dalla commozione, come tutti noi. La sua passione, la sua conoscenza e la sua competenza sono state fondamentali: ho conservato e custodisco gelosamente i dossier, gli appunti, la sua scaletta per i preparativi, documenti preziosissimi per chiunque vorrà un domani rimettersi in gioco e organizzare nuovamente un evento di questa rilevanza".

Quanto aiuteranno il movimento dell’atletica questi campionati?

"Tanti giovani, in questo modo, hanno riscoperto l’atletica, una disciplina che negli ultimi 25-30 anni ha perso, soprattutto nella scuola, la sua valenza formativa e educativa. Quando ero studente, ma pure dopo, era il minimo comune denominatore di ogni disciplina. Non è un caso che l’atletica sia necessaria nei test per i concorsi nelle forze dell’ordine. Spero che i ragazzi e le loro famiglie abbiano compreso l’importanza di questi sport".

Cosa pensa di quanto ha detto il presidente nazionale della Fidal, Stefano Mei, con il Montagna in prospettiva, finalmente, dalla Marina militare al Comune?

"Con la gestione comunale la situazione dell’atletica spezzina è migliorata moltissimo. Un salto in avanti incredibile, perché viste le limitazioni degli orari, venivano condizionati notevolmente il valore e il potenziale degli atleti locali. Il nostro è sempre stato un caso unico: a Ostia e a Vigna di Valle, dove la gestione è curata da enti militari come Guardia di finanza e Aeronautica, l’apertura ai cittadini comuni è, da sempre, a 360°. Basti pensare, al contrario, che quando allenavo Mei negli anni Ottanta, pure nel periodo top da campione europeo, per poterlo fare ero costretto ad emigrare nei circuiti di Massa, Carrara e Pontremoli, perché al Montagna la Marina non mi concedeva lo spazio. Ora il centro, invece, è a disposizione di tutti, si dovrebbe soltanto creare un regolamento d’uso che sappia dividere i momenti di alto livello da quelli con estensione più fruibile".

Come sono andati i due ragazzi dell’Atletica Duferco?

"Lattarulo e Irbetti hanno compiuto già un’impresa a partecipare. Negli 800 erano solamente 16 ed Elena, non ancora diciassettenne, aveva vinto la sua medaglia correndo con le big. Una gara sufficient,e la sua, in linea con le sue potenzialità. Per Ianko, la sfortuna dell’unica batteria dei 200 con il vento contro, oltretutto nell’ottava corsia. Meritava la finale e sono convinto che presto toccherà i 21’’ netti".

Il momento più emozionante?

"Sicuramente quando la Fidal, attraverso il suo presidente, ha consegnato a Rosa Capiferri, una targa per Norberto. Lei ha apprezzato, è stata una scelta azzeccata per far sì che lui fosse comunque presente".

E il più difficile per l’organizzazione?

"Il giorno prima, quando hai la sensazione che manchi sempre qualcosa. Dopo la gara di marcia, visto il grande successo logistico, ci siamo relativamente rilassati. Era un test decisivo, trasportare il sistema organizzativo da un ambiente naturale alla strada, e invece atleti e tecnici mi hanno fatto sapere che vorrebbero lì su quel percorso, ottimo per location e asfalto, una gara della Coppa Europa di marcia".

I complimenti per l’organizzazione vi sono arrivati o no?

"Pensate che mi ha chiamato Carlo Giordani, presidente della Quercia di Rovereto, che ha curato una decina di Assoluti nell’ultimo quarantennio, per chiedermi consigli e indicazioni sul posizionamento di pubblicità e sponsor. Un grande onore. Abbiamo fatto qualcosa di nuovo e rilevante, che rimarrà nella storia e ringrazio tutti i miei dirigenti, oltre che il Comune della Spezia che mai come questa volta ci è stato vicino".

Vi proporrete già... per il prossimo anno?

"Potremmo usare la struttura intanto per una kermesse giovanile nazionale, poi mi auguro che Mei venga rieletto e chissà che, nel suo secondo mandato, non ci venga data ancora la possibilità, soprattutto perché abbiamo dimostrato di saperlo fare e bene".

Sempre con Chicco Leporati in regia?

"Ho 70 anni (a settembre, ndr.), quindi a breve termine ci sarò. Altrimenti, indipendentemente da chi siano gli attori, si va avanti. Figure di esperienza come la mia sono importanti, ma dato che ho avuto la fortuna di trasmettere la mia passione ad altri, si raggiungerà ugualmente un risultato più che eccellente".